Per turismo e cultura 660mila assunzioni
Non si trova il 50% dei profili che cercano le imprese culturali del made in Italy
Nel 2022 le imprese culturali e creative hanno richiesto circa 278mila lavoratori, una cifra che corrisponde al 5,4% della domanda di lavoro delle imprese di industria e servizi. A queste richieste si sono aggiunte quasi 362mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale e altre 20mila entrate programmate dalle imprese del Made in Italy a contenuto culturale.
Eppure sta diventando sempre più difficile riuscire a reperire le figure richieste dal sistema produttivo culturale e creativo: il mismatch tra domanda e offerta riguarda il 39,1% delle assunzioni (+ 8,4 punti percentuali sul 2021). Il disallineamento arriva a superare il 50% delle ricerche di personale per le assunzioni delle imprese del Made in Italy a contenuto culturale e quasi il 38% nel turismo a prevalente vocazione culturale, con incrementi rispetto al 2021, rispettivamente, di + 10,8 e + 9,8 punti percentuali.
È questo il quadro che emerge dal volume “Imprese e professioni culturali e creative 2022” del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, analizzato in collaborazione con il centro studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, secondo cui la domanda di lavoro arriva da imprese appartenenti ai quattro comparti “core” del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico- artistico, performing arts e intrattenimento.
Una delle peculiarità del settore è che la richiesta è rivolta verso figure professionali altamente qualificate, in grado di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività. Il 40,6% delle assunzioni riguarda lavoratori laureati, rispetto al 15,1% del complesso dell’economia. Elevata è anche la richiesta di esperienza ( 72,6% delle assunzioni programmate contro il 67% del totale imprese di industria e servizi) e di figure diplomate ( 36,6% delle assunzioni, contro il 28,7% dell’intera economia).
Tra le professioni più ricercate dalle imprese culturali e creative, spiccano gli analisti e progettisti di software nel settore- grafico pubblicitario ( 20.920 assunzioni), seguiti dai tecnici esperti in applicazioni audio, video, gaming sempre nel settore grafico-pubblicitario ( 19.040 assunzioni), registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi ( 12.020 richieste). Le imprese culturali e creative hanno assunto anche ingegneri industriali e gestionali per il settore creativo e audio- visivo ( 4.590 assunzioni), addetti all’accoglienza e all’informazione nell’ambito storico- museale ( 4.550).
Tra le imprese culturali e creative gran parte delle richieste arriva da Roma ( circa 63mila contratti), Milano ( oltre 58mila), Torino ( oltre 16mila) e Napoli ( circa 13mila). Anche nel turismo a vocazione culturale il maggior numero di assunzioni riguardano Roma ( circa 40mila) e Milano ( oltre 33mila) seguite da Napoli e Venezia ( rispettivamente con oltre 27mila e circa 25mila assunzioni).