Auto: Italia e altri sette Paesi Ue contro il regolamento su Euro 7
Affondo dell’Italia e di altri sette Paesi europei ( Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria) contro la proposta di regolamento Euro 7 messa a punto dalla Commissione Europea per introdurre vincoli ancora più stringenti sulle emissioni dei veicoli a benzina e gasolio. La stoccata è arrivata ieri attraverso un “non paper” inviato alla presidenza di turno dell’Unione che definisce « non realistica » l’ulteriore virata.
Nel documento si legge che i governi si oppongono « a qualsiasi nuova norma sulle emissioni di gas scarico ( inclusi i nuovi requisiti di test o nuovi limiti emissivi) per auto e furgoni poiché queste nuove norme distoglierebbero gli investimenti del settore dal raggiungimento del percorso di transizione net- zero stabilito nel regolamento sulle emissioni di CO2 adottato recentemente » . Gli otto Paesi si dicono poi consapevoli dell’importanza « di migliorare le performance in termini di emissioni che saranno ancora rilevanti dopo il 2035, in particolare per le particelle legate all’abrasione
( freni e pneumatici), in quanto consentiranno al settore di concentrarsi sulle emissioni che saranno ancora prodotte dai veicoli elettrici dopo il 2035 » . Ma, insiste il fronte contrario, l’introduzione dei valori limite per freni e pneumatici « dovrebbe tuttavia riflettere l’attuale sviluppo dei metodi di misurazione » . Senza contare che, con un occhio ai consumatori, « bisognerà garantire che le nuove norme siano adatte allo scopo nel senso che siano realistiche allo stato dello sviluppo tecnico e in termini di analisi costi- benefici » .
Soddisfatto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. « Siamo all’inizio del percorso - ha commentato ieri - e pensiamo che ci siano i margini per modificarlo » .