Riabilitazione più efficace grazie all’intelligenza artificiale
Innovazione e start up
Gli strumenti di cura digitale con l’intelligenza artificiale hanno un ruolo sempre più centrale e, in prospettiva - nei prossimi cinque anni - aumenteranno le richieste da parte dei pazienti di dispositivi per il monitoraggio di malattie croniche, come il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari. Ma anche per il controllo dell’obesità, il rilevamento e la correzione della postura e dell’andatura, il monitoraggio di malattie infettive o del sonno. Un mercato che si sviluppa anche grazie all’apporto innovativo delle startup e all’interesse di nuovi gruppi di venture capital italiani che si stanno specializzando nell’ambito biotech. Un esempio è Morecognition, nata nel 2017 come startup dell’Istituto italiano di tecnologia ( Iit) realizzando tecnologie in grado di migliorare la vita dei pazienti post- ictus come Remo, il device certificato medicale ( un bracciale che si collega a cellulare e laptop) in grado di misurare, raccogliere ed elaborare con intelligenza artificiale dati sulla effettiva attività muscolare per permettere ai pazienti di realizzare a casa, supervisionati dai terapisti, percorsi di cura personalizzati e più efficaci. Remo può anche contribuire alla riabilitazione di pazienti ortopedici, alla prevenzione degli infortuni di sportivi e anziani, alla misurazione e valutazione dell’efficacia dei trattamenti farmaceutici. Oggi, Morecognition, guidata dal ricercatore Iit e Ceo dell’azienda Paolo Ariano, allarga la compagine societaria grazie a un investimento finanziario- operativo pre- seed da parte di Istion Ventures. Obiettivo dell’operazione è di accompagnare l’azienda nel suo sviluppo organico, per arrivare al primo round di finanziamento seed ( 500mila euro) e sostenere le ulteriori attività di R& D e di business development.
« In Morecognition vogliamo prenderci cura del maggior numero possibile di pazienti. Le nostre cure sono certificabili come terapie digitali, anche dette Dtx ( Digital therapeutics), e nei paesi più avanzati sono equiparate ai farmaci e sono rimborsabili » dichiara Paolo Ariano. L’operazione in Morecognition rappresenta il primo investimento da parte della venture company Istion, società torinese che coniuga l’investimento e l’operatività di management strategico per supportare progetti imprenditoriali ad alto potenziale in ambito medicale nella loro fase di creazione, avvio e sviluppo. L’idea è di far convergere in modo efficace e produttivo la dimensione scientifica con quella del business grazie all’esperienza nel settore del team di Istion per colmarne il gap anche in una logica di derisking, in una prospettiva imprenditoriale volta a generare alto valore e impatto per la società. « L’approccio tecnologico di Morecognition rispetto alla riabilitazione in ambito neurologico non solo è altamente innovativo come Digital therapeutics, ma risponde a quelle esigenze di integrazione e interoperabilità sempre più necessarie nella sanità digitale, in particolare per le soluzioni legate alla telemedicina » ha commentato Pietro Presti, founder e managing partner di Istion.