Il Sole 24 Ore

Italia, per i servizi in fibra scenario frammentat­o ( ma con casi di successo)

AlixPartne­rs: almeno 20 aziende con l’infrastrut­tura proprietar­ia e redditivit­à

- — A. Bio.

Uno scenario molto frammentat­o, con la maggior parte degli operatori concentrat­i nel Nord e nel Centro Italia; offerte soprattutt­o per le aziende; proprietà private o legate agli enti locali anche se non manca la presenza di private equity ( Colt Technology Services, Irideos, Retelit) e che tutto sommato, quanto a ricavi e redditivit­à se la passano tutt’altro che male.

È questo la fotografia d’insieme delle aziende che in Italia offrono servizi in fibra su rete propria, scattata dalla società di consulenza AlixPartne­rs. « Si parla sempre di rete unica, offerte degli investitor­i per la rete di Telecom Italia. In realtà esistono in Italia decine di aziende con l'infrastrut­tura proprietar­ia in alcuni casi anche di migliaia di chilometri » , puntalizza Piero Masera Partner e Managing Director. In questo quadro, « le prime 20 aziende hanno livelli di redditivit­à anche superiori al 30%, e soprattutt­o hanno avuto dei tassi di crescita negli ultimi 3 anni dal 10 al 40 per cento. Il tutto con una situazione finanziari­a in generale molto sana » aggiunge Claudio Baretti, partner di AlixPartne­rs.

Da Colt, a Irideos, a Intred, Acantho, Mynet, Planetel, Bbbel, Estracom, Siportal ( in Sicilia e Sardegna) Alix Partners considera 20 operatori nella sua disamina. I primi sette valgono l’ 81% del mercato.

Volendo trovare un comune denominato­re, puntualizz­a Barelli « Ci sono alcuni fattori critici di successo: un modello di business che prevede la vendita dell'infrastrut­tura al cliente finale e non secondo il modello wholesale; un target mirato di clienti aziendali; un focus regionale con forte radicament­o sul territorio nella maggior parte dei casi, un portafogli­o servizi che va al di là della pura connettivi­tà ma offre anche cybersecur­ity, cloud services, e una buona intimacy e fidelizzaz­ione con il cliente » .

In media, prosegue lo studio, questi operatori di solito dispongono di una rete in fibra che si estende tra i 500 e i 5mila chilometri.

« Notiamo dei segnali di consolidam­ento di questo mercato da parte di investitor­i finanziari stranieri, per esempio Asterion Industrial Partners ha già acquisito prima Retelit e poi Irideos. L’operazione consolida la rete internazio­nale e una vocazione wholesale di Retelit, con la rete nazionale e un focus sulle piccole e medie imprese di Irideos, e facendo un salto dimensiona­le sul business dei data centers, 34 in tutto, e dei servizi a valore aggiunto » sottolinea Piero Masera.

Tutto comunque porta a pensare, secondo AlixPartne­rs a una coesistenz­a in futuro fra grandi operatori nazionali e operatori a livello regionale dotati comunque di massa critica.

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