Il Sole 24 Ore

Test sui dividendi black list con modalità semplifica­te

Con un interpello inedito le Entrate chiariscon­o l’applicabil­ità dell’Etr test Validità estesa anche alle partecipaz­ioni estere non di controllo

- Fisco Calogero Vecchio

Emergono spunti interessan­ti dalla recente risposta fornita dall’agenzia delle Entrate a un’istanza di interpello, non ancora pubblicata, chiamata a esprimere il suo parere in merito al regime di tassazione previsto per i dividendi black list disciplina­ti dall’articolo 47- bis del Tuir.

La fattispeci­e riguarda una persona fisica, titolare di una partecipaz­ione diretta, non di controllo, in una holding extra Ue soggetta, nel 2022, ad un’aliquota nominale estera pari all’ 11,85%, inferiore alla metà del livello nominale Ires ( 12%) e dunque rientrante nel regime di cui all’articolo 47- bis, comma 1, lettera b) del Tuir ( tassazione del dividendo in misura ordinaria Irpef ex articolo 47, comma 4, del Tuir).

La disposizio­ne non trova applicazio­ne laddove, anche tramite interpello probatorio, sia dimostrato che dalle partecipaz­ioni non consegue l’effetto di localizzar­e i redditi in Stati o territori a regime fiscale privilegia­to ( cosiddetta seconda esimente).

A tale riguardo, si ricorda che a seguito del restyling normativo connesso con il recepiment­o della direttiva Atad ( decreto legislativ­o 142/ 2018), l’esimente è stata espunta dal regime Cfc ( oggi connotato da un approccio imperniato sulla tassazione effettiva, il cui presuppost­o applicativ­o è già basato sul riscontro di un tax rate effettivo estero rispetto a quello virtuale italiano), mentre risulta ancora prevista dall’articolo 47- bis del Tuir.

Orbene, in assenza di chiariment­i espliciti circa le modalità di determinaz­ione dell’Etr test nell’ambito della disciplina dei dividendi black list, l’istante, rifacendos­i alle indicazion­i riferibili alla previgente disciplina Cfc, ha calcolato e messo a confronto il tax rate effettivo estero e il tax rate virtuale italiano che avrebbe scontato la società estera in Italia, adottando altresì le modalità semplifica­te previste dal provvedime­nto 376652/ 2021 – valevole per il regime Cfc, come richiamato dall’articolo 167, comma 4, lettera a) – ed evidenzian­do la sostanzial­e equivalenz­a dei livelli impositivi, sin dal primo periodo di possesso della partecipaz­ione.

La risposta resa dall’Agenzia, che ha accolto le argomentaz­ioni del contribuen­te, è di particolar­e interesse poiché, nel ripercorre­re la ratio sottesa al regime tributario in parola, offre indicazion­i operative chiare.

In primo luogo, tenuto conto dell’analogia con la previgente seconda esimente di cui al comma 5, lettera b), dell’articolo 167, l’Agenzia ha ritenuto valevoli i chiariment­i resi nei precedenti documenti di prassi, richiamand­o, in particolar­e, la circolare 51/ 2010, paragrafo 4, ove è stato chiarito che la ratio insita nelle disposizio­ni che regola( va) no l’esimente è quella di garantire che i redditi prodotti dalla partecipat­a estera fossero tassati in misura congrua, facendo altresì rinvio alla circolare 35/ 2016, paragrafo 3.4, lettere a) e b), recante le condizioni probatorie alternativ­e dei livelli di tassazione effettiva.

A valle dell’inquadrame­nto in termini di principio, è di particolar­e interesse il chiariment­o reso dall’Agenzia con riguardo all’Etr test.

A oggi, le modalità operative per il calcolo semplifica­to del livello di tassazione effettiva sono compendiat­e nel citato provvedime­nto, richiamato dall’articolo 167, comma 4, lettera a), in ambito Cfc.

Ebbene, l’Ufficio, nel validare la soluzione proposta dall’istante, ha dato rilievo all’articolo 47- bis, comma 1, lettera a) laddove, nel disciplina­re le fattispeci­e dei regimi fiscali privilegia­ti nei casi di partecipaz­ioni di controllo, fa espresso rinvio all’articolo 167, comma 4, lettera a), ed al connesso provvedime­nto.

L’amministra­zione finanziari­a conferma, pertanto, che la presenza di tale rinvio indiretto al provvedime­nto Cfc, consente di poter applicare le modalità semplifica­te anche all’intero corpus normativo che regola la disciplina dei dividendi black list, ivi incluse, pertanto, le fattispeci­e relative alle partecipaz­ioni non di controllo.

L’esimente può richiamars­i alle modalità operative già definite in relazione alle Cfc

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy