Il Sole 24 Ore

IN SINTESI

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La proposta

Nel corso dell’audizione in commission­e Finanze alla Camera l’Ance ha dato i primi dettagli della sua proposta per la riforma dei bonus casa. Si punta a privilegia­re gli interventi di ristruttur­azione di interi edifici in chiave energetica ed antisismic­a, ad ottenere garanzia di piena copertura, da parte dello Stato, dei costi a carico dei soggetti a più bassa capacità reddituale. Un altro obiettivo è quello di rendere sostenibil­e nel tempo l'impatto degli incentivi sulle finanze pubbliche, stanziando annualment­e appositi fondi a copertura e prevedendo adeguati meccanismi di controllo dei costi e dei benefici per l’Erario

Le abitazioni nuove

L’altro obiettivo è sostenere adeguatame­nte la domanda di abitazioni nuove o incisivame­nte ristruttur­ate in chiave energetica, che oggi invece sconta una tassazione molto più elevata di quella che si rivolge al mercato dell’usato. Non potendo incidere sul sistema delle aliquote Iva, la proposta è di rendere struttural­e la detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva pagata sull'acquisto di abitazioni, nuove o incisivame­nte riqualific­ate, e in classe energetica elevata ( oggi confermata fino al 31 dicembre 2023)

Lo split payment

Non si è parlato solo di bonus casa. La proroga dello split payment avrebbe dovuto essere accompagna­ta, secondo i costruttor­i, da una revisione del sistema dei rimborsi Iva. Questo tema cruciale è, però, rinviato e rimesso ai decreti attuativi della legge delega. Diventa, quindi, essenziale che tale ambito della delega trovi un percorso di prioritari­a ed immediata attuazione

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