IN SINTESI
La proposta
Nel corso dell’audizione in commissione Finanze alla Camera l’Ance ha dato i primi dettagli della sua proposta per la riforma dei bonus casa. Si punta a privilegiare gli interventi di ristrutturazione di interi edifici in chiave energetica ed antisismica, ad ottenere garanzia di piena copertura, da parte dello Stato, dei costi a carico dei soggetti a più bassa capacità reddituale. Un altro obiettivo è quello di rendere sostenibile nel tempo l'impatto degli incentivi sulle finanze pubbliche, stanziando annualmente appositi fondi a copertura e prevedendo adeguati meccanismi di controllo dei costi e dei benefici per l’Erario
Le abitazioni nuove
L’altro obiettivo è sostenere adeguatamente la domanda di abitazioni nuove o incisivamente ristrutturate in chiave energetica, che oggi invece sconta una tassazione molto più elevata di quella che si rivolge al mercato dell’usato. Non potendo incidere sul sistema delle aliquote Iva, la proposta è di rendere strutturale la detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva pagata sull'acquisto di abitazioni, nuove o incisivamente riqualificate, e in classe energetica elevata ( oggi confermata fino al 31 dicembre 2023)
Lo split payment
Non si è parlato solo di bonus casa. La proroga dello split payment avrebbe dovuto essere accompagnata, secondo i costruttori, da una revisione del sistema dei rimborsi Iva. Questo tema cruciale è, però, rinviato e rimesso ai decreti attuativi della legge delega. Diventa, quindi, essenziale che tale ambito della delega trovi un percorso di prioritaria ed immediata attuazione