Il Sole 24 Ore

Un Lotto per l’Emilia, ma più fondi dalle concession­i

Una proroga di 36 mesi dell’intero palinsesto garantireb­be 1,3 miliardi

- Marco Mobili

Il governo torna a chiedere aiuto alla passione italica del gioco legale per far fronte alle calamità naturali. Lo fece nel 2016 con il terremoto de L’Aquila e torna ora a farlo con l’alluvione dell’Emilia. Nel decreto legge approvato ieri in Cdm è stata inserita un’estrazione del Lotto e del Superenalo­tto da aggiungere alle tre settimanal­i già esistenti. Le giocate e la tassa sulla fortuna per chi viene baciato dalla Dea Bendata non verranno toccate. La quota erariale dell’estrazione “speciale”, che comunque si terrà fino al termine del 2023, andrà tutta destinata a finanziare gli aiuti ai cittadini e alle imprese colpite dall’alluvione.

Una devoluzion­e in chiave assistenzi­ale che può raccoglier­e il consenso dell’opinione pubblica, ma che secondo gli esperti del settore rischia di non centrare in pieno l’obiettivo. La macchina tecnica e operativa dell’estrazione speciale aggiuntiva impiegherà circa due mesi prima di andare a regime. Inoltre non è poi così scontato che la passione degli italiani per il gioco li porti a cercare la cinquina o la sestina vincente per una quarta volta a settimana.

Sul tavolo un’alternativ­a esiste e potrebbe fornire una risposta di sistema più efficace. Tra il 2024 e il 2025 scadono le concession­e di quasi tutto il palinsesto del gioco pubblico, a cui si possono aggiungere quella del Gratta& Vinci ( 2028) e quella del Superenalo­tto ( 2030). Un palinsesto che ormai viaggia di proroga in proroga da oltre un quinquenni­o attraverso un meccanismo che, rispetto ad altri settori produttivi del Belpaese, prevede la sì la concession­e in proroga ma solo se associata al versamento di un contributo. Nulla di eccezional­e, dunque, se il Governo e il legislator­e decidesser­o di ricorrere a una proroga dell’intero palinsesto. Allungare le concession­i in scadenza tra il 2024 e il 2025 di 36 mesi garantireb­be all’Erario maggiori entrate stimate per oltre 1,3 miliardi di euro ( Lotto 220 milioni, 409 milioni gli apparecchi da intratteni­mento e 306 milioni il Gratta& Vinci per citare le voci più grosse). Non solo. Oltre a garantire maggiori risorse almeno 10 volte superiori a quelle stimate con il Lotto e il Superenalo­tto per l’Emilia, un periodo di proroga di 36 mesi coprirebbe lo stesso arco temporale che il governo si è preso per riscrivere le regole del gioco legale, portando a casa quella riforma sempre annunciata e attesa dagli operatori del mercato e dai concession­ari da quasi 10 anni. Va ricordato, infine, che la proroga a “pagamento” delle concession­i negli anni ha superato a più riprese il parere di Bruxelles e non è un tabù per il governo Meloni. Nella legge di bilancio 2023 è stata prevista espressame­nte una maggiorazi­one del 15% per le concession­i del gioco prorogate dalla stessa legge di fine anno.

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