Ceramica, la fiera Cersaie pronta al tutto esaurito: « Segnale di ripartenza »
Savorani: « Sarà il momento per consacrare un nuovo avvio dopo la catastrofe »
Le immagini di 4mila mq di magazzino invaso d’acqua alla Ceramica Senio di Bagnacavallo ( Ravenna) hanno aperto ieri la conferenza stampa di presentazione della 40^ edizione di Cersaie 2023, il Salone internazionale della ceramica in programma a BolognaFiere dal 25 al 29 settembre prossimi. E le parole del presidente di Confindustria Ceramica, il faentino Giovanni Savorani che a pochi chilometri dal centro di Faenza ha fondato e guida Gigacer, spiegano perché, nonostante il dramma dell’alluvione, si sia scelto di non disdire o rinviare l’appuntamento: « Vogliamo dare un segnale di ripartenza e Cersaie sarà il momento per consacrare questa ripartenza, dopo la catastrofe in Romagna e dopo un inizio d’anno difficile sul mercato per tutti i produttori di piastrelle, perché l’euforia del 2021 e della prima metà del 2022 ha lasciato spazio a un - 20% di vendite, in volume, nel primi mesi del 2023 e ora che i magazzini sono pieni anche la produzione si sta fermando » .
I dati della congiuntura passano in secondo piano di fronte al racconto commosso del presidente sulla situazione che sta vivendo lo storico comprensorio ceramico faentino: « Faenza ha 60mila abitanti, 12mila sono sfollati e sono ospitati dai 48mila che ancora hanno la casa agibile; molti di quelli rincasati non hanno l’acqua corrente e vengono in azienda a lavarsi; e tutti arrivano con la schiena spezzata per i giorni passati a spalare fango. Le industrie sono ferme, anche se non sono direttamente danneggiate, anche noi abbiamo spento il forno, perché su cinque fuochisti quattro sono isolati e non riesco a muoversi da casa. Stamattina il forno l’abbiamo riacceso, ci vogliono 40 ore per portarlo a temperatura: contiamo di riavviare l’attività da qui a due giorni. Agenti e clienti ci stanno chiamando da tutto il mondo per chiederci che possono fare per noi e io rispondo un'unica cosa: fate ordini! Vogliamo ripartire>.
Il tutto esaurito di Cersaie, a quattro mesi dal via ai festeggiamenti del quarantennale, è un ottimo viatico per rinsaldare la fiducia: « I 145mila mq dei 15 padiglioni di BolognaFiere sono già tutti prenotati, siamo in overbooking e supereremo di un paio di punti percentuali i 624 espositori dello scorso anno. E il 40% delle aziende presenti sono estere, a conferma dell’internazionalità di Cersaie e della leadership del Made in Italy » , afferma Emilio Mussini, vicepresidente di Confindustria Ceramica con delega alle Attività Promozionali. « Nei momenti di difficoltà, le fiere sono un’occasione di ripartenza per tutto il tessuto economico locale - rimarca il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari - e ancor più lo è un salone come Cersaie, espressione di un’eccellenza manifatturiera del nostro territorio che è leader nel mondo » . E il territorio, ricorda il sindaco di Bologna, « sta facendo i conti con danni alle infrastrutture che non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale, serviranno miliardi di euro, non milioni, in opere pubbliche. Qui non si tratta di ricostruire, ma di salvaguardare la nostra terra » .