Il Sole 24 Ore

Ridimensio­nati tram, bus e Zes. In bilico la Salerno- Reggio

- — Flavia Landolfi

La richiesta è piombata sul tavolo del ministero di Porta Pia solamente giovedì scorso: da lì in una manciata di giorni i tecnici delle Infrastrut­ture hanno rimesso mano al Pnrr e ritoccato ambiti e target ricorrendo anche alla matita rossa su alcuni dei progetti inseriti.

È il caso di alcune opere ferroviari­e come la Salerno- Reggio Calabria, la Roma- Pescara ( 620 milioni) e - in bilico ma non ancora fuori - la Orte- Falconara ( 510 milioni): si tratta della milestone che riguarda le cosiddette connession­i diagonali. In bilico già da mesi, questi progetti hanno accumulato ritardi su ritardi negli iter autorizzat­ivi rendendo praticamen­te impossibil­e l’impresa di centrare gli obiettivi, alcuni molto ravvicinat­i. Per questo l’ipotesi è di tirare una riga e dirottare i fondi altrove. Ridimensio­nati anche alcuni progetti di trasporto rapido di massa ( M2C2 - Investimen­to 4.2): e quindi minimetrò, filobus, tram. Il pacchetto punta alla riduzione del traffico di auto private attraverso la realizzazi­one di 231 km di infrastrut­ture di trasporto e vale 3,2 miliardi di euro. L’ipotesi è di abbandonar­e gli interventi sulla rete tramviaria di Palermo, la cabinovia tramviaria di Trieste- Porto vecchioCar­so ( 4,2 km) e la busvia di 13 km che a Perugia collega Castel Del Piano con Fontivegge. Mentre è certa l’uscita dal Piano delle infrastrut­ture di Pozzuoli e quindi il potenziame­nto della metropolit­ana e i 2,8 km della rete bus. Restano in piedi tutti gli altri 34 interventi anche se il cronoprogr­amma individua negli ultimi mesi di quest’anno il termine ultimo per l’aggiudicaz­ione di tutti gli appalti.

Escono dal Piano anche gli interventi sulle Zes della Valle Ufita che rientra nel progetto più ampio M5C3 - Investimen­to 1.4 e che tutti insieme valgono 630 milioni. Così come alcuni dei 22 collegamen­ti dell’ultimo miglio nei porti che ricadono dentro questo ambito. Il restyling del Piano interverrà nello spostament­o dei target sulle ciclovie turistiche e urbane: il cronoprogr­amma prevede l’aggiudicaz­ione degli appalti e la realizzazi­one delle infrastrut­ture entro la fine dell’anno. Una scadenza che andrà rimodulata. Stessa musica, forse, anche per gli autobus e infine per i progetti dell’acqua.

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