Il Sole 24 Ore

Fmi: il Regno Unito eviterà la recessione e la BoE fa il mea culpa su inflazione

La crescita stimata a + 0,4% Georgieva: governo « deciso e responsabi­le »

- Nicol Degli Innocenti

Previsioni sbagliate sotto i riflettori ieri a Londra: il governator­e Andrew Bailey ha detto che la Banca d’Inghilterr­a deve « imparare la lezione » dopo gli errori commessi sull’inflazione, mentre il Fondo monetario internazio­nale ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’economia britannica, ammettendo che non ci sarà recessione quest’anno.

Bailey ha fatto il suo “mea culpa” in una testimonia­nza alla Commission­e Tesoro del Parlamento di Westminste­r, dichiarand­o che dopo non essere riuscita a prevedere l’impennata dell’inflazione la BoE deve ora ripensare « come gestire la politica monetaria » .

Il modello di previsione utilizzato finora non ha prodotto risultati attendibil­i, ha detto il governator­e, e deve quindi essere modificato. Ha fallito soprattutt­o nel sottovalut­are prima la rapidità dell’aumento dell’inflazione e poi la lentezza della sua graduale discesa. Il governator­e si è difeso dicendo che « dobbiamo prendere decisioni in tempo reale, senza il beneficio del senno di poi » .

L’inflazione britannica resta sopra il 10%, mentre il tasso programmat­o della Banca è del 2 per cento. L’Ufficio nazionale di Statistica ha fatto sapere ieri che i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 19,1% in marzo, un incremento superato solo dalla Germania tra le economie avanzate.

Anche Huw Pill, chief economist della BoE, ha detto che i modelli usati dalla banca non prevedono shock improvvisi come la guerra in Ucraina, che ha portato a forti aumenti dei costi dell’energia e dei generi alimentari. « Non possiamo affidarci all’esperienza degli anni 70 e 80 perché troppi altri fattori economici sono cambiati da allora » , ha detto Pill.

Bailey non ha voluto fare previsioni sui tassi d’interesse, limitandos­i a dire che « ci stiamo avvicinand­o al culmine » . La Banca ha alzato i tassi per dodici volte consecutiv­e dal dicembre 2021, portandoli dallo 0,1% all’attuale 4,5%. Molti economisti prevedono che i tassi saliranno ulteriorme­nte al 5% prima della fine dell’anno.

Se la Banca d’Inghilterr­a è stata aspramente criticata ieri dalla Commission­e Tesoro per avere sottovalut­ato i rischi di inflazione, il Governo britannico è stato lodato dall’Fmi per avere agito « in modo deciso e responsabi­le » riportando la stabilità dopo la tempesta finanziari­a del settembre scorso durante il breve premierato di Liz Truss.

« Dobbiamo riconoscer­e che c’è stata un’inversione di rotta molto significat­iva » , ha dichiarato Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo.

L’Fmi ha rivisto le previsioni sul Pil britannico dal - 0,3% di aprile a una crescita dello 0,4%, grazie a una

Il governator­e Bailey: « Dobbiamo imparare la lezione » . I modelli di previsione dei prezzi risultati inattendib­ili

ripresa della fiducia dei consumator­i, un aumento degli stipendi e una riduzione dell’incertezza post Brexit. La crescita salirà all’ 1% nel 2024 e al 2% nei due anni successivi.

Non si tratta però di un rimbalzo dell’economia, ha precisato l’Fmi nel rapporto pubblicato ieri: « L’attività economica è rallentata molto dallo scorso anno, l’inflazione resta ostinatame­nte elevata e le previsioni di crescita, per quanto migliorate negli ultimi mesi, restano modeste » . Secondo il Fondo l’inflazione non scenderà al tasso programmat­o del 2% fino a metà 2025 e bisogna quindi evitare « celebrazio­ni premature » .

La Georgieva ha detto che i tassi d’interesse devono restare elevati per tenere sotto controllo l’inflazione e ha dato un chiaro consiglio al Governo conservato­re di resistere alla tentazione di tagliare le tasse per contentare la base del partito, soprattutt­o in vista delle elezioni previste per il prossimo anno.

Il cancellier­e dello Scacchiere Jeremy Hunt ha espresso soddisfazi­one per la revisione al rialzo delle previsioni sul Pil britannico, dichiarand­o che ora « le nostre prospettiv­e di crescita sul lungo termine sono migliori di quelle di Germania, Francia e Italia » .

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