Digitale, fra governo e Fs un accordo per spingere la diffusione di fibra e 5G
la banda ultralarga sblocca i primi 550 milioni di risparmi delle gare Pnrr ancora congelati. Ieri il governo e Fs hanno firmato un protocollo d'intesa per favorire la diffusione di reti di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G, utilizzando l’infrastruttura ferroviaria.
Un cofinanziamento pubblico di 550 milioni - quota del miliardo e mezzo di avanzi derivanti dalle gare Pnrr per la banda ultralarga - supporterà un progetto di posa della fibra ottica e un’infrastruttura di telefonia mobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ferroviarie ad alta velocità.
L’intesa - firmata per l’esecutivo dal Dipartimento per la trasformazione digitale, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e ministero delle Imprese e del made in Italy - dovrebbe, preannunciano le parti coinvolte, raggiungere due obiettivi. Lungo la rete ferroviaria dovrà essere posato un cavo a fibre ottiche a uso pubblico, esteso fino a 16.000 chilometri, per favorire la diffusione della rete superveloce, soprattutto nelle aree più remote del Paese che hanno ancora problemi di copertura adeguata, sia per le connessioni fisse sia per il mobile ( in quest’ultimo caso con il cosiddetto backauling si procederà al rilegamento con la fibra ottica di siti radiomobili).
Al tempo stesso, attraverso l’infrastruttura, che dovrà essere di proprietà pubblica, c’è l’ambizione di ridurre il problema della copertura inadeguata del servizio a bordo dei treni di Ferrovie dello Stato. Si punta nella sostanza a garantire maggiore continuità con servizi 5G, anche nelle tratte in galleria e con priorità alle tratte ad alta velocità.
Per Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Innovazione, « l’accordo è un primo tassello importante della revisione della strategia sulla banda ultralarga » preannunciata all’inizio d’aprile all’esito del Comitato interministeriale per la transizione digitale e attesa per la prima metà di giugno.
Un ulteriore protocollo, relativo alle tratte stradali e autostradali, è in fase di definizione con l’Anas. Per il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso e il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, l’accordo dovrebbe riuscire a coniugare obiettivi di copertura e di miglioramento dei servizi. Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, mette in evidenza che il progetto faciliterà « anche un più efficace monitoraggio delle infrastrutture ferroviarie e stradali, che per circa 12mila chilometri camminano a poca distanza tra loro »