Dalla grande impresa alle Pmi, l’occhialeria investe nuove risorse
Il nuovo contratto dell’occhialeria, siglato nelle scorse settimane, è solo l’ultimo esempio dei contratti della moda che mostra la tendenza al rafforzamento del welfare, sempre più evidente nel settore. Come spiega Lorraine Berton, vicepresidente di Anfao con delega alle relazioni industriali, « si è deciso di consolidare il sistema di welfare contrattuale, con nuove risorse economiche per un innalzamento delle assicurazioni previdenziali e sanitarie e nuove coperture assicurative, come quella della LTC ( Long Term Care): ora anche le PMI del settore possono orgogliosamente affermare di poter offrire ai propri collaboratori condizioni generali di lavoro e di copertura di welfare paragonabili e concorrenziali con quelli delle grandi imprese » . Inoltre, il nuovo contratto « rafforza la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro, con particolare riferimento al personale femminile, di cui si vuole stimolare la crescita tecnica e professionale lungo la scala delle responsabilità, a tutti i livelli » , continua Berton.
Nell’intesa raggiunta da Anfao con Filctem, Femca e Uiltec, che riguarda oltre 18mila addetti, emergono due aspetti: « In primis, un importante riconoscimento economico ai lavoratori del settore, anche superiore a quello+ che sarebbe risultato da un’applicazione matematica delle regole interconfederali - dice Berton -.
Le aziende, pur con forti incognite all’orizzonte, hanno sentito la responsabilità di sostenere il potere d’acquisto delle retribuzioni » .
L’aumento complessivo concordato dalle parti è stato di 180 euro per il periodo 2023- 2025 per il 4° livello, di cui 167 sui minimi.
L’altro punto significativo del rinnovo è « la scelta di puntare sulla formazione dei giovani - sostenuta anche con l’Ente bilaterale EBO - e l’aggiornamento professionale esteso a tutti i lavoratori: la forza del settore dell’occhialeria italiana è data dalle competenze che sa esprimere, quelle tradizionali che devono essere trasmesse ai giovani e quelle relative alle nuove tecnologie, in particolare quelle digitali, che attraversano tutte le fasi della filiera produttiva. L’impegno delle aziende di fare formazione continua per tutti i propri collaboratori va in questa direzione. Tale impegno delle imprese sarà sostenuto e reso possibile dagli strumenti che il sistema associativo rafforzerà ulteriormente: percorsi e programmi standardizzati, modalità di erogazione prive di intoppi burocratici o sindacali, fonti di finanziamento adeguate, come fondi interprofessionali, fondi regionali o locali » , osserva Berton. Tra i vari strumenti identificati dal contratto, conclude, « puntiamo in particolare su uno specifico gruppo di lavoro, costituito all’interno di EBO - che ha il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono la reale valorizzazione del personale femminile con l’obiettivo di valorizzarne l’impiego, anche attraverso appositi strumenti formativi » .