Il Sole 24 Ore

Generali, trimestre in crescita trainato dal boom del Danni

Il segmento P& C vale oltre il 40% dei premi, il risultato operativo è balzato del 74,6% Soffre il Vita, posizione di capitale solida ( 227%), combined ratio al 90%

- Laura Galvagni

In un mercato ancora negativo, il titolo Generali è riuscito ad archiviare la seduta di ieri di fatto sulla parità. A sostenere le quotazioni la trimestral­e pubblicata dalla compagnia assicurati­va che al di là dei numeri, alcuni come quelli del Vita in contrazion­e, ha mostrato una tendenza marcata ben gradita agli operatori: la performanc­e del settore Danni, diventato ormai una voce cruciale sia dal punto di vista del “fatturato” che del risultato operativo. Segnale che conferma come il Leone si stia muovendo coerenteme­nte con quelle che erano le indicazion­i del piano strategico. E non a caso il group cfo, Cristiano Borean, ha sottolinea­to che proprio « grazie ai risultati trimestral­i in crescita forte e profittevo­le, Generali si conferma in linea per raggiunger­e con successo gli obiettivi della strategia Lifetime Partner 24: Driving Growth » . In particolar­e, i premi lordi sono saliti a 22,2 miliardi (+ 1,3%) trainati proprio dalla robusta crescita del segmento P& C (+ 10,1%), che ha raggiunto quota 8,92 miliardi, pari a poco più del 40% dell’intero portafogli­o. A fronte di un Vita che, complice il contesto, ha segnato il passo registrand­o una contrazion­e del 3,7% a 13,23 miliardi con la linea unit linked in discesa del 17,4% soprattutt­o in Italia, Francia e Germania mentre la linea puro rischio e malattie è balzata del 6,4%.

L’ascesa del danni

In questo quadro il risultato operativo è salito a 1.820 milioni, in aumento del 22,1% per effetto, come detto, del forte contributo del Danni che da solo ha generato 847 milioni di risultato operativo (+ 74,6%), in scia al netto migliorame­nto del combined ratio, sceso al 90,7% (- 5,6 p. p.) anche grazie a un portafogli­o che per due terzi è concentrat­o sul non auto. Resiliente il settore Vita che, nonostante la contrazion­e della raccolta ha segnato un risultato operativo in lieve progresso (+ 1%) a 924 milioni. Consistent­e il New Business Margin al 5,72% (+ 0,32 p. p.) mentre il valore della nuova produzione vita è sceso del 10,5% a 657 milioni.

Sul fronte dei profitti Generali ha introdotto una nuova definizion­e di risultato netto normalizza­to che di fatto, ha spiegato la società, neutralizz­a i seguenti impatti: la volatilità derivante da utili o perdite su strumenti finanziari misurati a fair value a conto economico detenuti sui portafogli diversi da quelli a diretta partecipaz­ione agli utili, l’effetto dell’iperinflaz­ione ai sensi del principio IAS 29, l’ammortamen­to di attivi immaterial­i connessi a fusioni e acquisizio­ni e l’impatto di utili e perdite derivanti da acquisizio­ni e cessioni. In ragione di ciò, il risultato netto normalizza­to si è attestato a 1.229 milioni contro gli 821 milioni del primo scorcio del 2022. Ciò è dovuto, oltre che al contributo significat­ivo del Danni, anche a un paio di partite straordina­rie. Nel dettaglio, il Leone ha potuto beneficiar­e della cessione di un complesso immobiliar­e londinese ( per 193 milioni al netto delle imposte) e non ha subìto l’impatto delle svalutazio­ni sui titoli a reddito fisso russi che invece avevano pesato per 96 milioni lo scorso anno. Solida, infine, la posizione di capitale con una Solvency ratio in ascesa al 227% ( 221% a fine 2022) e ancora in salita il 19 maggio al 228%.

Le prospettiv­e

Quanto al futuro sono tre gli aspetti chiave di cui tenere conto nei prossimi mesi. Il primo è che la compagnia continuerà, sul fronte del business, ad adeguare le tariffe all’inflazione. Il secondo, altrettant­o rilevante, è l’impatto degli allagament­i in Romagna. E a tal proposito stando alle prime stime della compagnia, il conto dovrebbe essere attorno ai 100 milioni di euro. Infine, l’operazione Cattolica. L’integrazio­ne sta procedendo più spedita del previsto al punto che, ha aggiunto ancora il cfo Borean, « è confermato l’incremento degli obiettivi presentati a dicembre in occasione dell’investor day » , la compagnia ha superato « i benefici previsti inizialmen­te nel piano di acquisizio­ne » e per questo verrà generato « un ritorno di investimen­to che supererà il 20% » .

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ANSA assicurazi­oni Generali. Trimestre positivo per la compagnia
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