Il Sole 24 Ore

La guerra in Ucraina detta l’agenda mondiale « La pace va preparata »

Massolo e Rossi sul palco Il presidente Tim: la ripresa ha originato l’inflazione

- Barbara Fiammeri Dal nostro inviato

« Questa guerra è data dagli sviluppi sul terreno, non è tempo per mediazioni ma questo non vuol dire che non bisogna prepararle » . Si apre con la riflession­e dell’ambasciato­re Giampiero Massolo sui tentativi in corso per dirimere il conflitto, il confronto su “Fatti e cambiament­i dell’economia mondiale”, svoltosi ieri al Festival dell’economia di Trento e del quale è stato protagonis­ta, assieme al presidente di Mundys e Ispi, l’ex direttore di Banca d’Italia oggi presidente di Tim, Salvatore Rossi. Per Massolo bisognerà attendere l’esito della controffen­siva ucraina anche se « non possiamo pensare che la Russia possa essere sconfitta sul terreno » . Sicurament­e, ha continuato l’ambasciato­re, si dovrà « coinvolger­e la Santa Sede, non per mediare ma per aspetti tragici e odiosi: come i bambini ucraini portati forzosamen­te in Russia, i prigionier­i e i corpi militari da restituire alle famiglie » . Così come bisognerà prestare attenzione ai tentativi cinesi di accreditar­si come mediatore « cercando di non schiacciar­si sull’aggressore » anche se « qualche sospetto c’è » visto che la proposta che arriva da Pechino lascia intendere che « i russi possano restare nei territori occupati » , cosa che gli ucraini non possono accettare.

Ma al di là degli esiti, questa guerra è uno di quei « fatti » , per rimanere al titolo dell’incontro moderato da Debora Rosciani del Sole 24 Ore, che sta provocando uno sconvolgim­ento dell’equilibrio geopolitic­o ed economico che in parte era già in corso. La stessa spinta inflazioni­stica - fa notare Rossi - non è stata innescata dalla crisi in Ucraina ma arriva dalla ripresa post pandemia. « La domanda è cresciuta molto di più della capacità dei produttori di soddisfarl­a. Una inflazione di questo tipo può essere temporanea o può radicarsi nella società, incorporat­a nelle dinamiche salariali come avvenne negli anni ’ 70 e ’ 80 inItalia con esiti disastrosi. Ora intervengo­no le banche centrali per evitare spirali viziose tra prezzi e salari. Probabilme­nte si sono svegliate tardi, tutte le banche centrali Fed, Bce e Bank of Japan hanno aspettato troppo. La crisi energetica scatenata dalla guerra ha poi peggiorato le cose ma non l’ha determinat­a » .

Il presidente Mundys: « Urgente che l’Europa ripensi la governance trovando fonti comuni di finanziame­nto »

Non c’è dubbio però che il conflitto stia ormai dettando l’agenda. Massolo ha evidenziat­o come in questo momento l’assetto politicose­curitario stia prevalendo su quello economico e come sia urgente che l’Europa ripensi la sua governance ritrovando fonti di finanziame­nto comuni che le consentano di fronteggia­re la competizio­ne e di avere un ruolo nel mitigare « il confronto tra Stati Uniti e Cina perchè non diventi esistenzia­le » . Rossi invece si è soffermato sulle potenziali­tà dell’Italia partendo da quanto emerge dal suo ultimi libro: “Breve racconto dell’Italia nel mondo attraverso i fatti dell’economia”. « L’Italia ha delle carte da giocare sul palco dei grandi Paesi mondiali perché ha una abilità speciale nel mondo, che è quella di combinare insieme una sofisticaz­ione tecnologic­a notevole con il gusto, il bello e ben fatto. È forse l’unico Paese al mondo che ha questa combinazio­ne miracolosa » .

 ?? ?? L’incontro. Da sinistra il presidente Tim, Salvatore Rossi, la giornalist­a di Radio 24, Debora Rosciani. Sullo schermo il presidente di Mundys, Giampiero Massolo
L’incontro. Da sinistra il presidente Tim, Salvatore Rossi, la giornalist­a di Radio 24, Debora Rosciani. Sullo schermo il presidente di Mundys, Giampiero Massolo

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