La guerra in Ucraina detta l’agenda mondiale « La pace va preparata »
Massolo e Rossi sul palco Il presidente Tim: la ripresa ha originato l’inflazione
« Questa guerra è data dagli sviluppi sul terreno, non è tempo per mediazioni ma questo non vuol dire che non bisogna prepararle » . Si apre con la riflessione dell’ambasciatore Giampiero Massolo sui tentativi in corso per dirimere il conflitto, il confronto su “Fatti e cambiamenti dell’economia mondiale”, svoltosi ieri al Festival dell’economia di Trento e del quale è stato protagonista, assieme al presidente di Mundys e Ispi, l’ex direttore di Banca d’Italia oggi presidente di Tim, Salvatore Rossi. Per Massolo bisognerà attendere l’esito della controffensiva ucraina anche se « non possiamo pensare che la Russia possa essere sconfitta sul terreno » . Sicuramente, ha continuato l’ambasciatore, si dovrà « coinvolgere la Santa Sede, non per mediare ma per aspetti tragici e odiosi: come i bambini ucraini portati forzosamente in Russia, i prigionieri e i corpi militari da restituire alle famiglie » . Così come bisognerà prestare attenzione ai tentativi cinesi di accreditarsi come mediatore « cercando di non schiacciarsi sull’aggressore » anche se « qualche sospetto c’è » visto che la proposta che arriva da Pechino lascia intendere che « i russi possano restare nei territori occupati » , cosa che gli ucraini non possono accettare.
Ma al di là degli esiti, questa guerra è uno di quei « fatti » , per rimanere al titolo dell’incontro moderato da Debora Rosciani del Sole 24 Ore, che sta provocando uno sconvolgimento dell’equilibrio geopolitico ed economico che in parte era già in corso. La stessa spinta inflazionistica - fa notare Rossi - non è stata innescata dalla crisi in Ucraina ma arriva dalla ripresa post pandemia. « La domanda è cresciuta molto di più della capacità dei produttori di soddisfarla. Una inflazione di questo tipo può essere temporanea o può radicarsi nella società, incorporata nelle dinamiche salariali come avvenne negli anni ’ 70 e ’ 80 inItalia con esiti disastrosi. Ora intervengono le banche centrali per evitare spirali viziose tra prezzi e salari. Probabilmente si sono svegliate tardi, tutte le banche centrali Fed, Bce e Bank of Japan hanno aspettato troppo. La crisi energetica scatenata dalla guerra ha poi peggiorato le cose ma non l’ha determinata » .
Il presidente Mundys: « Urgente che l’Europa ripensi la governance trovando fonti comuni di finanziamento »
Non c’è dubbio però che il conflitto stia ormai dettando l’agenda. Massolo ha evidenziato come in questo momento l’assetto politicosecuritario stia prevalendo su quello economico e come sia urgente che l’Europa ripensi la sua governance ritrovando fonti di finanziamento comuni che le consentano di fronteggiare la competizione e di avere un ruolo nel mitigare « il confronto tra Stati Uniti e Cina perchè non diventi esistenziale » . Rossi invece si è soffermato sulle potenzialità dell’Italia partendo da quanto emerge dal suo ultimi libro: “Breve racconto dell’Italia nel mondo attraverso i fatti dell’economia”. « L’Italia ha delle carte da giocare sul palco dei grandi Paesi mondiali perché ha una abilità speciale nel mondo, che è quella di combinare insieme una sofisticazione tecnologica notevole con il gusto, il bello e ben fatto. È forse l’unico Paese al mondo che ha questa combinazione miracolosa » .