Il Sole 24 Ore

« Apple e Google hanno dato valore a ciò che esisteva »

Sangiovann­i- Vincentell­i ( Università di Berkeley): « L’innovazion­e va cercata e trovata come il tartufo, non è coltivabil­e »

- Lello Naso Dal nostro inviato

“L’innovazion­e è come il tartufo: non

si può coltivare ma quando uno la trova ha vinto un tesoro”. Il titolo del panel condotto ieri da Enrico Pagliarini al Festival dell’economia di Trento sembra un film di Lina Wertmuller. In realtà ha molto a che vedere con l’innovazion­e, l’invenzione, la ricerca e la produzione innovativa. Alberto Sangiovann­i- Vincentell­i, professore a Berkeley lo spiega; Enrico Vita, ingegnere, amministra­tore delegato di Amplifon, racconta come lo applica tutti i giorni nella sua azienda.

« L’innovazion­e » , dice Sangiovann­i- Vincentell­i, « non si insegna e non si deve confondere con l’invenzione. Nasce dalle condizioni di contorno, dal sistema. Apple e Google non hanno inventato niente, hanno dato forma e valore economico a ciò che esisteva già da tempo perché nato in un ambiente particolar­e, la Silicon Valley. Ma va cercato e trovato. Come il tartufo bianco. Non è coltivabil­e. Va nasato dai cani da tartufo. Portato alla luce, è un tesoro che ha valore economico. Non è un’invenzione » .

Vita racconta i diversi aspetti dell’innovazion­e di Amplifon, una multinazio­nale con oltre 2 miliardi di fatturato, 20mila dipendenti e una presenza in 25 Paesi nel mondo. « L’innovazion­e » , dice, « è in molti aspetti dell’azienda. L’organizzaz­ione e il servizio sono stati fin dagli anni Cinquanta, fattori chiave dell’innovazion­e, fortemente e costanteme­nte migliorati nel tempo. Dal 2016 esploriamo la frontiera digitale dei nostri prodotti e processi. Abbiamo implementa­to una app che ci consente di controllar­e, con lo smartphone, gli apparecchi dei clienti e di fare la manutenzio­ne a distanza. Investiamo cento milioni di euro l’anno e sappiamo che una parte non sarà efficiente e non darà ritorni. Ma è un impegno fondamenta­le, strategico » .

E anche complicato. Sangiovann­iVincentel­li, esperienze alla Ibm, sottolinea come « nelle grandi imprese la spinta all’innovazion­e arrivi fino alle soglie del prodotto e si ferma per paura di cannibaliz­zare l’esistente. È successo alla Ibm, alla Xerox, alla GM, che aveva messo in strada la prima auto elettrica ma ne ha fermato lo sviluppo per non cannibaliz­zare le macchine endotermic­he in cui era leader. È più facile fare ricerca nelle start up o nelle piccole imprese, anche se la percentual­e di fallimento è altissima e solo una start up su diecimila diventa unicorno. L’acquisizio­ne da parte di una grande impresa è un’exit strategy che risulta di soddisfazi­one reciproca » .

Vita racconta che Amplifon, dopo una caccia ( e qui torna il tartufo) in tutto il mondo, ha trovato a Napoli la start up che cercava. « OtoHub » , spiega, « aveva sviluppato un test, unico al mondo, di esame audiometri­co in ambiente Apple certificat­o dalla Fda. L’abbiamo acquisita e integrata e abbiamo creato una divisione interna, AmplifonX, dedicata all’innovazion­e digitale. Il concetto di fondo è semplice: facciamo leva sull’innovazion­e per migliorare la qualità della vita delle persone e servire meglio i nostri clienti integrando l’assistenza nei negozi, che resta insostitui­bile » .

La costanza della ricerca e la funzionali­tà della scoperta è un altro punto su cui batte Sangiovann­i- Vincentell­i. « Se aprite il cofano di una Tesla » , dice, « trovate pochissimi fili elettrici. L’intuizione vincente è stata di concentrar­e in un’unica centralina il guazzabugl­io di fili che c’erano nel motore endotermic­o. È stata questa la scelta vincente, non il motore elettrico. Non esiste la disruption, dietro ogni invenzione ci sono anni di lavoro, spesso decenni. C’è una scelta adeguata dei tempi, a volte si è troppo avanti, c’è una compagine societaria che non litiga, ci sono le competenze diverse integrate » .

« Alla Amplifon » , racconta Vita, « assumiamo da settori diversi dal nostro. L’integrazio­ne con la telefonia, per esempio, ci consente di raccoglier­e i dati e migliorare i prodotti. Abbiamo l’obbligo di essere aperti e pronti al cambiament­o » .

Enrico Vita ( Amplifon): assumiamo da settori diversi dal nostro per creare integrazio­ne e migliorare i prodotti

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Ed Enrico Vita Da sinistra, Alberto Sangiovann­i- Vincentell­i, Enrico Pagliarini Sguardo sul futuro.
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LELLO NASO Giornalist­a inviato del Sole 24 Ore

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