Al Gemelli Isola Tiberina diritto alla salute ai fragili
Ampliare e facilitare l’accesso ai servizi sanitari alle persone con particolari fragilità, favorendo l’inclusione sociale e il diritto alla salute. È l’obiettivo del progetto « San Bartolomeo » , lanciato ieri a Roma dall’ospedale Gemelli Isola Tiberina, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e con Deloitte e Fondazione Deloitte. L’iniziativa, presentata presso l’Aula Magna dell’ospedale Gemelli Isola Tiberina alla presenza, tra gli altri, del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero della Salute e Paolo Nusiner, presidente del Gemelli Isola Tiberina, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia, si fonda sui principi guida del diritto alla salute, l’equità nell’accesso alle cure, l’inclusione sociale e la solidarietà. L’obiettivo è quello di poter offrire ulteriori servizi clinico- assistenziali e aumentare la platea dei beneficiari. Per garantire un’assistenza dedicata, in particolare, i pazienti sono accompagnati nelle fasi di individuazione del bisogno e prenotazione dell’appuntamento e facilitati grazie a un sistema di supporto che prevede anche servizi come la mediazione linguistica. La “fase pilota” del progetto è iniziata nel gennaio 2023 e da allora più di 170 utenti hanno avuto accesso agli ambulatori di Ginecologia, Ostetricia, Senologia e Odontoiatria. I servizi clinici sono rivolti a persone provenienti da più di 30 Paesi ( come Perù, Ucraina, Siria) colpiti da conflitti o da altre emergenze, persone per le quali è difficile, se non impossibile, accedere alle cure, e a cittadini italiani in condizioni di fragilità.