Verso Consiglio Nato- Ucraina Kiev: pronti alla controffensiva
Il presidente americano Biden molto preoccupato per la consegna di testate tattiche alla Bielorussia. Mosca pronta ad espellere centinaia di diplomatici e insegnanti tedeschi
Un Consiglio Nato- Ucraina: l’Alleanza fa un ulteriore passo verso il Paese invaso da Mosca. A pochi giorni dall’annuncio dell’invio di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, è trapelata ieri la notizia, diffusa dalle agenzie di stampa, secondo la quale molto probabilmente sarà proposta a Kiev la creazione di un Consiglio Nato- Ucraina, al posto dell’attuale Commissione, come strumento per rafforzare i rapporti politici e affiancare il piano di assistenza militare pluriennale allo studio. Il Consiglio permetterebbe a Kiev di partecipare in modo più approfondito ai lavori Nato. Alcuni alleati, specie nel fianco orientale, stanno spingendo perché all’Ucraina venga offerto un chiaro cronoprogramma per l’ingresso nella Nato ma sul punto non c'è accordo tra i 31.
La notizia è trapelata a pochi giorni dalla firma, a Minsk, di intese per trasferire armi nucleari tattiche russe che prevede, per il 1° luglio, la costruzione di una serie di impianti di stoccaggio. Mosca ha già consegnato a Minsk un sistema di difesa missilistica Iskander, che può trasportare testate nucleari. Ieri il presidente Usa Joe Biden ha detto di aver avuto una « reazione estremamente negativa » alla notizia dell’inizio del trasferimento delle armi. « È un diritto sovrano di Russia e Bielorussia garantire la loro sicurezza con i mezzi che ritengono necessari nel mezzo di una
guerra ibrida su larga scala scatenata da Washington » , è stata la risposta dell’ambasciata russa negli Usa.
L’Ucraina sembra intanto pronta al contrattacco. In un video diffuso su Telegram, il comandante delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha mostrato i soldati ucraini che si preparano alla battaglia, recitando una preghiera. « È ora di riprenderci ciò che è nostro » , ha detto Zaluzhny. Anche il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksy Danilov, che fa parte del gabinetto di guerra, ha dichiarato alla Bbc che l’Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva « domani, dopodomani o tra una settimana » . Perché la controffensiva prenda slancio, ha precisato però il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un’intervista al Guardian, occorrerà « un tempo piuttosto lungo » . Kiev ha inviato anche una richiesta di forniture di missili aria- terra Taurus, dalla gittata di 500 km, alla Germania.
Sono iniziati ieri i bombardamenti dela città di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia, occupata dai russi e sede di una base militare. L’intelligence di Kiev teme però che i russi possano inscenare un incidente nella centrale di Zaporizhzhia: « Verrà effettuato un attacco direttamente sul territorio dell’impianto nucleare. Poi sarà annunciata una fuga di emergenza di sostanze radioattive. L’Ucraina sarà come sempre incolpata » . L’obiettivo sarebbe far scattare « un’indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno interrotte » , consentendo alle forze russe di riorganizzarsi. La Russia ha denunciato da parte sua bombardamenti sulla regione di Belgorod, che avrebbero ucciso un civile.
Mosca intanto inizierà a giugno a espellere centinaia di diplomatici, insegnanti e dipendenti di istituzioni culturali tedesche. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri della Germania che ha definito le espulsioni una « decisione unilaterale, ingiustificata e incomprensibile » . Tra i destinatari del provvedimento, gli insegnanti del Goethe Institute, che promuove la cultura e la lingua tedesca all’estero. Dall’inizio della guerra la Germania ha espulso decine di presunte spie russe.