Smentita ucraina: la Cina non propone di concedere alla Russia territori
Nessuna concessione all’invasore: la Cina non avrebbe proposto, nei suoi incontri per favorire la pace tra Russia e Ucraina, di lasciare a Mosca i territori occupati, come ha rivelato il Wall Street Journal. Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha spiegato di aver subito contattato i suoi colleghi nelle capitali visitate dall’inviato Li Hui - Varsavia, Berlino, Parigi e Bruxelles - nessuno dei quali gli avrebbe confermato « che ci siano stati annunci o negoziati anche sul riconoscimento come Russia di quei territori che la Russia occupa attualmente in Ucraina » . Secondo il Wsj, in ogni caso, i diplomatici occidentali avrebbero respinto la proposta cinese e l’invito a rendersi “autonomi” dagli Stati Uniti.
A scanso di equivoci, in ogni caso, il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak ha spiegato su Telegram che « non c’è forza che possa costringere la società ucraina e la leadership al governo a parlare con i russi oggi, finché le truppe russe sono sul nostro territorio » . Analogamente, il consigliere del presidente ucraino Volodymr Zelensky, Mikhailo Podolyak ha precisato in un’intervista al Corriere della Sera che « la nostra formula di pace prevede come primo passo la completa rimozione dei gruppi armati russi dal territorio del’' Ucraina entro i confini del 1991. È ovvio che non sosteremmo alcuna opzione che comporti concessioni territoriali » .
Il messaggio di Podolyak è esplicitamente rivolto anche al Vaticano. « Non pretendiamo di concludere, ma di creare le condizioni per la pace » , ha dichiarato ieri a La Presse il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a proposito della missione del cardinale Matteo Zuppi. L’obiettivo è « cercare di togliere tutti gli ostacoli ( alla pace, ndr), arrivare a un cessate il fuoco e a un negoziato » . Interlocutori probabilmente saranno, oltre a Russia e Ucraina, anche Stati Uniti e Cina. « Credo che in un primo mo
mento ci sarà questo approccio con le due capitali che sono attualmente coinvolte nel conflitto e poi si vedrà da questo primo passo cosa potrà nascere. Per la pace non escludiamo nessuno » . « Ci sono anche gli americani, i cinesi » , aveva detto poco prima. Sulle modalità della missione « stiamo ragionando con il cardinale Zuppi » , ha aggiunto » .
Zuppi, presidente della Cei, è stato uno dei quattro mediatori che hanno aiutato il Mozambico a uscire dalla guerra civile.