Atene, esplorazioni contemporanee tra gallerie e cocktail bar
Una volta giunti ad Atene, evitare di alzare lo sguardo verso l’Acropoli è impossibile. Di notte la cittadella è illuminata artificialmente, ma sembra risplendere di luce interiore, quasi volesse ancora ricordare, duemilacinquecento anni dopo la sua fondazione, il suo significato eterno. Senso che va ben oltre la bellezza delle colonne doriche del Partenone. Difficile sfuggire al fascino della capitale greca, culla della democrazia e dove iniziò a nascere l’Occidente. E tale è la potenza simbolica dell’Acropoli che si rischia di dimenticare la città viva e pulsante che la circonda e che è in costante evoluzione dai lontanissimi tempi in cui le strade di Monastiraki e dintorni erano calpestate da Pericle, Socrate, Platone e Aristotele.
Tuttavia, se si vogliono esplorare lati che non siano i soliti luoghi simbolo e in generale gli indirizzi d’obbligo per qualsiasi turista, Atene offre spunti di visita originali e molto interessanti, nonché una vibrante vita notturna. La città, infatti, si è ripresa velocemente dalla crisi legata alla pandemia: nuovi alberghi hanno aperto i battenti ( fra i più recenti, il Monument a pochi passi da piazza Monastiraki, e lussuoso The Dolli sotto l’Acropoli); alcuni, come il Moxy Athens, offrono camere di charme e comodità logistica essendo a poche centinaia di metri dal mercato cittadino, dal fulcro politico e civile della capitale che è piazza Syntagma, e dalla zona attorno a piazza Monastiraki, dove si tira tardi grazie ad alcuni rinomati cocktail bar. Di giorno, invece, si può passeggiare nel quartiere universitario, animato e vivace, scoprire i nuovi artisti greci in nuove gallerie d’arte come la Allouche Benias Gallery o la Dio Horia Gallery ( che ha una predilezione per pittori originari di Mykonos) o ancora, nascosta tra le botteghe un po’ tutte uguali di Monastiraki, la The Project Gallery. Il volto più contemporaneo di Atene si riconosce oggi nello Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, nella cui modernissima struttura principale in vetro e acciaio, opera dello studio di Renzo Piano, trovano spazio anche l’Opera e la Biblioteca Nazionale, simbolo di una città che ospita e mescola antico e nuovo, passato e futuro.
Ad Atene si può iniziare la giornata con un caffè a Kolonaki, evitando allo stesso tempo gli sciami di turisti e immergendosi nel ritmo quotidiano degli ateniesi che si danno il primo appuntamento in uno dei tanti locali con tavoli e sedie quasi sulla strada, per poi salire in cima al Licabetto, una collina rocciosa che la leggenda vuole cadesse dalle mani di Atena che la stava trasportando sull’Acropoli per rendere quest’ultima ancora più elevata, e da lì ammirare dall’alto la città. Si può puntare poi verso Pelagos, uno dei nove ristoranti stellati Michelin in città, per un Martini originale, aromatizzato con oli essenziali e non mescolato, e il suo piatto simbolo, cioè il branzino in crosta di mastica, una resina aromatica e commestibile che si ricava dai cespugli di lentisco dell’isola di Chios. Per sperimentare le nuove frontiere della cucina greca l’indirizzo giusto è il bistellato Delta, ospitato nel centro culturale della fondazione Stavros Niarchos, dove i due chef, Thanos Feskos e George Papazacharias, hanno messo a frutto la loro precedente esperienza in terra scandinava.
La vita notturna ateniese, infine, è a dir poco sorprendente: diversi locali celebrano la rinascita della birra artigianale greca che vanta, oltre a diverse decine di produttori, anche un concorso che la valorizza internazionalmente, i Greek Beer Awards, organizzati da Nicola Radisis e Danae Margaritidi e appena conclusi nella loro edizione 2023. Da non perdere i cocktail bar come il Baba au Rum, il The Clumsies e il Barro Negro, tutti, meritatamente, nella classifica dei World’s 50 Best Bars. Indirizzi dove la città si rivela viva e vitale sotto la luce imperitura della sua eterna Acropoli.