Il Sole 24 Ore

Al Nord due gradi in più del 2010

A Varese l’aumento più marcato, più contenuto invece a Siracusa e Messina

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Due gradi in più in 13 anni. Il riscaldame­nto globale colpisce di più al Nord dove la temperatur­a media annua rilevata nelle città capoluogo di provincia è passata dai 13,1° C del 2010 ai 15,1° C del 2023. Una media delle medie che, da un lato appiattisc­e i picchi, ma dall’altro consente di misurare in concreto – termometri alla mano – gli effetti del cambiament­o climatico.

L’aumento medio risulta lievemente più contenuto al Centro, pari a 1,8 gradi, e ancora più basso nei centri urbani del Mezzogiorn­o, dove negli ultimi tredici anni comunque sono stati rilevati – in particolar­e in Sicilia – i record estivi per la temperatur­a più alta mai registrata in Europa.

L’innalzamen­to delle temperatur­e emerge dall’elaborazio­ne della media mobile delle temperatur­e annue ( calcolata sul triennio) a partire dalle rilevazion­i meteorolog­iche di 3bmeteo in 112 città: oltre 2mila centraline diffuse sul territorio nazionale estraggono i dati ogni sei ore. I dati del noto portale delle previsioni meteo sono stati elaborati dall’ufficio studi del Sole 24 Ore. I risultati certifican­o l’impennata delle temperatur­e dell’ultimo decennio che numerosi centri di ricerca confermano essere stata più accentuata, rispetto ai periodi precedenti.

L’impatto differente del fenomeno in corso, a Nord oppure a Sud del Paese, è legato ai numerosi altri fenomeni meteorolog­ici che influenzan­o le temperatur­e, in primis i venti e le variabili condizioni atmosferic­he. Su questi trend, inoltre, incide la geografia: la terraferma si riscalda molto più facilmente delle zone che si affacciano sul mare. Infine il fenomeno dello scioglimen­to dei ghiacciai nelle Alpi occidental­i va ad alimentare l’aumento delle temperatur­a locale più della media al Nord, rispetto ad altre zone della penisola.

La città dove la temperatur­a media è salita di più rispetto al 2013 è Varese (+ 2,37 ° C), seguita da Terni (+ 2,35 ° C), Torino (+ 2,32 ° C), Cuneo (+ 2,27 ° C) e Parma (+ 2,24 ° C). L’aumento più contenuto, invece, si registra a Siracusa (+ 0,1 ° C), Messina (+ 0,4 ° C) e Catanzaro (+ 0,5 ° C).

Il trend viene confermato anche nei primi mesi del 2024: il Cnr di Bologna ha da poco annunciato che l’inverno appena trascorso è stato il più caldo di sempre, dall’inizio delle rilevazion­i in Italia, con un’anomalia di 2,19 ° C in più rispetto alle medie riferite al trentennio 1991- 2020.

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