Nel contratto più fondi al lavoro straordinario
L’atto di indirizzo chiede dopo 25 anni di rivedere le risorse per le ore extra
Aumento delle risorse per il fondo per il lavoro straordinario e per le indennità di posizione e di risultato degli incarichi di « elevata qualificazione » , da allocare fuori dal tetto al salario accessorio del 2016. Sono le principali indicazioni nella direttiva del comitato di settore per il rinnovo del contratto 2022/ 24 delle Funzioni locali, anticipata sul Sole 24 Ore del 20 marzo. L’applicazione dell’atto di indirizzo dovrebbe fare del contratto un documento molto innovativo, con l’obiettivo di rendere più attrattivo il lavoro negli enti locali.
Per le elevate qualificazioni negli enti privi di dirigenza va ripresa la possibilità ( Dl 135/ 2018) di aumentare le risorse per il trattamento accessorio tagliando le capacità assunzionali, possibilità che la maggioranza delle sezioni di controllo della Corte dei Conti ritiene non più applicabile.
Per la prima volta dal 1999 ci si propone di rivedere la disciplina delle risorse per lo straordinario, aumentando la consistenza del fondo, a partire dall’adeguamento agli aumenti contrattuali con la conseguente diminuzione delle ore remunerabili. Va ricordata la tradizionale ostilità dei sindacati a questo istituto.
Il contratto dovrà dedicare attenzione al welfare integrativo, partendo dall’indicazione delle Corti dei Conti di Piemonte e Lombardia, dopo che la Liguria ha sostenuto che gli aumenti del fondo che finanziano previdenza e assistenza escono dal tetto dell’accessorio, in netto contrasto con la Rgs. Si deve puntare ad accrescere le risorse per il sostegno agli affitti e alla genitorialità, alle prestazioni sanitarie, all’istruzione e alla mobilità sostenibile ealla previdenza complementare, in stretta sinergia con le scelte legislative di introdurre agevolazioni fiscali per queste risorse.
Pochi ma importanti i ritocchi sono previsti alle relazioni sindacali e al
‘ Fuori dal tetto 2016 al salario accessorio posizione e risultato degli incaricati di elevata qualificazione
l’ordinamento professionale. Per la prima voce, la contrattazione decentrata deve diventare unitaria, superando lo spezzettamento dei temi; sulla seconda la novità è costituita dalla previsione, che vuole superare un recente orientamento della Cassazione, che le elevate qualificazioni possano coordinare funzionari.
Gli enti dovranno sostenere gli oneri per il patrocinio legale dei dipendenti anche se non sceglieranno gli avvocati difensori, ma si dovranno limitare a esprimere il gradimento.
L’atto impegna poi l’Aran, anche se in coda al rinnovo contrattuale, a dar corso alla redazione di un testo unico di tutte le norme contrattuali del comparto, così da risolvere i numerosi dubbi interpretativi che si incontrano in modo crescente nella concreta applicazione dei contratti nazionali.