A chi si applica la riduzione delle aliquote di rendimento
La riforma in base alla quale è prevista la riduzione delle aliquote di rendimento periodo retributivo, per le pensioni degli statali ex Inpdap, riguarda solo l'anno 2024, e quindi è finalizzata a un risparmio su tale anno? Nel 2025, teoricamente, torneranno le vecchie aliquote, contenute nell’allegato A alla legge 965/ 1965?
Le nuove regole sono state introdotte per il periodo dal 2024 in poi, e non in via provvisoria per il 2024. In particolare, l'articolo 1, commi 157- 163, della legge 213/ 2023, di Bilancio per il 2024, prevede che le quote di pensione a favore degli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali ( Cpdel), alla Cassa per le pensioni dei sanitari ( Cps) e alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate ( Cpi), liquidate, a decorrere dal 1° gennaio 2024, secondo il sistema retributivo per anzianità inferiori a 15 anni, siano calcolate con l’applicazione dell’aliquota prevista nella tabella di cui all’allegato II alla legge di Bilancio, che va a modificare i vecchi valori, di cui alla legge 965/ 1965.
In ogni caso, viene previsto che l’applicazione delle nuove regole non possa comportare un trattamento pensionistico maggiore rispetto a quello determinato secondo la normativa precedente, e la riduzione del trattamento pensionistico derivante dai commi 157- 160 citati è applicata in sede di liquidazione del trattamento solo nei casi delle pensioni anticipate i cui requisiti siano maturati dopo il 31 dicembre 2023.
Le stesse disposizioni, inoltre, non si applicano nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza, nonché per collocamento a riposo d’ufficio a causa del raggiungimento dell’anzianità massima di servizio prevista dalle norme di legge o di regolamento applicabili nell’amministrazione.