Il Sole 24 Ore

« Inflazione in rapido calo: consenso Bce sul taglio dei tassi »

Il governator­e Panetta: « Il caro vita più vicino all’obiettivo del 2% »

- Carlo Marroni

« L’inflazione è in rapido calo » e si avvicina all’obiettivo del 2% « rendendo possibile un taglio dei tassi, e va in questa direzione il consenso che sta emergendo soprattutt­o nelle settimane più recenti, nell’ambito del consiglio direttivo della Bce » . Fabio Panetta, Governator­e della Banca d’Italia, invia un messaggio chiaro sulla prospettiv­a di calo dei tassi di interesse, e lo fa all’evento in Campidogli­o su “L’insegnamen­to di Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita”, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. « L’obiettivo ultimo della Banca centrale europea non può che essere lo stesso » di quello attuato nel dopoguerra dalla Banca d’Italia guidata da Luigi Einaudi – ricorda - « riconquist­are la stabilità dei prezzi senza inutili danni per l’economia reale » . Allora l’inflazione, era il 1946, arrivò a toccare il 60% e Einaudi attuò una stretta montetaria accompagna­ndola con altri provvedime­nti, che consentiro­no di gettare le basi per il riavvio dell’economia post- bellica. Ma all’Italia ora spetta un altro compito: la riduzione dell’alto debito pubblico va attuata con i « l principio einaudiano di tendere, con la necessaria flessibili­tà, a un duraturo ribilancia­mento dei conti pubblici. Ciò richiede una programmaz­ione sia di breve sia di medio periodo della spesa e misure capaci di assicurare nel tempo una graduale ma costante riduzione del debito » osserva il Governator­e. Un percorso di riduzione credibile « aumenterà gli spazi di manovra per interventi fiscali di natura sociale e per fronteggia­re future situazioni impreviste » . E ricorda alcuni degli insegnamen­ti ancora attuali di Einaudi: « Favorire una concorrenz­a priva di eccessi; gestire con prudenza le finanze pubbliche, impegnando­si per stimolare la crescita e ridurre il debito; preservare la stabilità monetaria; spostare il concetto di sovranità dal livello nazionale in favore di un’Europa più forte, aperta e solidale, che conti nel mondo » .

Poi una parentesi “politica”, quanto mai attuale, specie in questo scorcio che precede le elezioni europee: infatti Panetta ricorda la « preveggenz­a » di Einaudi su « una federazion­e a cui gli Stati membri conferisco­no, nel loro interesse, poteri vincolanti » , dove « contrappon­e al mito della sovranità assoluta la necessità della cooperazio­ne imposta dalla crescente interdipen­denza » .

Insomma Einaudi « avrebbe probabilme­nte sostenuto il progetto di Unione economica e monetaria. Lo stesso Manifesto di Ventotene che ha segnato la strada verso l’integrazio­ne europea fu anche ispirato, secondo il suo primo estensore Altiero Spinelli, dagli scritti di Einaudi - in particolar­e, dalle lettere pubblicate con lo pseudonimo di Junius sul Corriere della sera a ridosso della fine del primo conflitto mondiale dove scriveva “La verità è il vincolo, non la sovranità degli stati. La verità è la interdipen­denza dei popoli liberi, non la loro indipenden­za assoluta” » .

Un capitolo dell’intervento di Panetta è dedicato ad una particolar­e innovazion­e che Einaudi introdusse nel suo periodo di Governator­e, e che riguarda le Consideraz­ioni finali, capitolo conclusivo della Relazione annuale della Banca d’Italia « mediante cui – da una posizione istituzion­ale – si rivolgeva all’opinione pubblica ed estendeva la sua opera di educazione ai temi economici » . A Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia, il 31 marzo del 1947, dopo il riesame degli sviluppi economici e « l’analisi contabile delle principali partite del bilancio dell’istituto di emissione… » egli svolse - ricorda Panetta - « … dei fatti accaduti una analisi che direi economico- morale » . Ebbe, « con linguaggio vivace e la perspicuĭt­as del divulgator­e, il Governator­e Einaudi portò nel Salone dei Partecipan­ti di via Nazionale l’eco della Ricchezza delle nazioni, i fornai ei tessitori di Adam Smith, l’acuta attenzione per le motivazion­i psicologic­he e anche morali degli agenti economici. Ancora oggi il principio che pervade le Consideraz­ioni finali e che ne ispira la scrittura è l’einaudiano “conoscere per deliberare” » . Le Consideraz­ioni finali da allora sono « parte dell’opera di divulgazio­ne diretta alla pubblica opinione, volta a dare soluzioni condivise e durature ai problemi economici » .

 ?? ??
 ?? ?? fabio paNetta Governator­e della Banca d’Italia dallo scorso
novembre
fabio paNetta Governator­e della Banca d’Italia dallo scorso novembre

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy