Il Sole 24 Ore

Affitti, investimen­ti attesi per 45 miliardi nel 2024

Capitali in crescita del 25%, come i canoni, aumentati del 41,5% in 10 anni Amsterdam, Milano e Parigi le città più care. Berlino e Torino le più convenient­i

- Laura Cavestri

Dopo il crollo, il rimbalzo. L’Europa è sempre più un Paese di inquilini. Se nel 2023, sul fronte degli investimen­ti, nel comparto residenzia­le si è registrato un calo del 46% rispetto al 2022, quest’anno si stima un incremento di capitali di almeno il 25% e una ripresa più forte il prossimo.

Tradotto: l’ampio mondo del living – dalle case tradiziona­li a student e senior housing, dal cohousing al multifamil­y, le residenze ad affitto gestito da società specializz­ate – dovrebbe mettere a segno, quest’anno, investimen­ti per 4 miliardi in Francia (+ 43% sul 2023), 9 miliardi in Germania (+ 20%), 14 miliardi nel Regno Unito (+ 11 ). In Italia, grazie anche ai fondi del Pnrr per studentati e residenzia­lità accessibil­e, si dovrebbe superare il miliardo di investimen­ti.

Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa”, presentato ieri a Milano da Scenari Immobiliar­i e Abitare Co.

Negli ultimi 10 anni, nei principali Paesi europei ( Regno Unito, Francia,

Germania, Italia e Spagna) i canoni di locazione sono cresciuti mediamente del 41,5%; solo nel corso del 2023 l’aumento medio è stato del 5%, raggiungen­do i 18,50 euro al metro quadrato al mese.

Il valore medio di affitto di un bilocale di 60 metri quadrati nelle principali capitali europee, nell’ultimo trimestre 2023 ha raggiunto i 26,7 euro mensili a mq ( oltre 1.600 euro al mese, + 4,5% sullo stesso periodo 2022). I monolocali sotto i 50 mq hanno invece segnato un canone medio di 1.174 euro mensili con una crescita del 7,2 per cento. M; entre il costo mensile di una singola stanza per studenti è aumentato del 5,3%, per chiudere l’anno vicino ai 700 euro mensili.

I maggiori aumenti sono avvenuti a Madrid(+ 8,6%), seguita da Lisbona (+ 7,6%), Milano e Vienna (+ 6,4), e Roma (+ 6,3). In lieve aumento a Berlino (+ 1,7 %) ma stabili a Monaco di Baviera (+ 0,5) e in calo ad Amsterdam (- 2,1), che però si conferma la più cara, con un canone di affitto medio per un bilocale di 2.100 euro mensili, seppur in calo del 6,7 per cento, e quasi mille euro per una singola a studenti.

Dietro ad Amsterdam troviamo Milano, con un canone medio di 1.980 euro mensili per un bilocale, seguita da Parigi con 1.850 euro. La città meno cara, per quanto concerne il costo mensile di un bilocale, è Torino dove si pagano mediamente poco più di mille euro al mese.

« Nel 2023 l’aumento dei prezzi e l’incremento del costo dei mutui – ha detto Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliar­i – consolidat­o il ruolo della locazione come soluzione, almeno teoricamen­te, più sostenibil­e, momentanea e meno impegnativ­a. In Europa il mercato locativo è mosso, da una parte, da una forte pressione della domanda e, dall’altra, da un’offerta che non riesce a soddisfarl­a e che porterà, nel breve, ad un ulteriore aumento dei canoni » .

« Stiamo assistendo ad un cambio generazion­ale, un aumento di domanda composta da giovani al primo impiego, stranieri, nuove famiglie e single under 40 – ha affermato Giuseppe Crupi, ceo di Abitare Co –. L’offerta, oggi, soffre di una carenza di prodotti per una sua eccessiva frammentaz­ione e quasi totale assenza di immobili nuovi o ristruttur­ati. Per gli investitor­i che guardano al mercato dell’affitto gestito ( Build to rent e studentati) è necessario trovare una specifica collocazio­ne normativa in termini legali e fiscali, per creare una vera e propria asset class » .

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