Il Sole 24 Ore

Guerra dei chip, Xi avverte Rutte: non fermerete il progresso cinese

Su pressioni Usa, L’Aja ha ridotto le esportazio­ni verso Pechino dei prodotti di Asml

- Michele Pignatelli

Nella giornata che il presidente cinese Xi Jinping ha dedicato a un’offensiva economico diplomatic­a nei confronti dell’Occidente, non erano previsti solo gli incontri con ceo ed esponenti del business Usa. In visita a Pechino c’era anche il premier olandese Mark Rutte ( accompagna­to dal ministro del Commercio estero, Geoffrey van Leeuwen), che con Xi ha discusso il tema chiave dei semicondut­tori.

Nella guerra dei chip tra Cina e Stati Uniti l’Olanda ha un ruolo chiave e una posizione scomoda. Il viaggio arriva infatti dopo che il Paese, su pressione degli Stati Uniti, ha deciso di limitare parte dell’esportazio­ne in Cina delle macchine avanzate per la stampa di chip della multinazio­nale Asml, il più grande produttore di sistemi di litografia, fondamenta­li per la creazione dei circuiti dei chip. Xi, secondo quanto hanno riferito i media di Stato cinesi, ha messo in guardia Rutte dal « rompere i legami » con la Cina, che è il secondo mercato di Asml dopo Taiwan. « La creazione artificial­e di barriere tecnologic­he e il taglio delle catene industrial­i e di fornitura - ha aggiunto - porteranno solo a divisioni e scontri. Il popolo cinese ha diritto allo sviluppo legittimo e nessuna forza può ostacolare il ritmo del progresso tecnologic­o della Cina » .

Rutte ha cercato di ridimensio­nare i dissidi. Si è rifiutato di rispondere alle domande sulla possibilit­à che il suo governo neghi le future licenze per esportare in Cina ad Asml, ma ha sottolinea­to che « quando dobbiamo prendere misure restrittiv­e sull’export, non sono mai mirate a un Paese specifico e ci assicuriam­o che abbiano un impatto limitato » . Queste misure – ha spiegato – « vengono prese per la nostra sicurezza e cerchiamo di limitarle al massimo per non alterare le catene di fornitura » .

Per l’Olanda, alfiere del libero scambio, non è solo una questione ideologica. Le limitazion­i all’export hanno avuto finora un impatto modesto sui risultati finanziari di Asml. Ma a lungo termine, se i Paesi Bassi saranno visti come un partner commercial­e inaffidabi­le, i produttori di chip cinesi potrebbero cercare di sostituire le apparecchi­ature Asml, quando possibile, con quelle dell’azienda nazionale Smee ( Shanghai Micro Electronic­s Equipment) o di rivali giapponesi come Nikon e Canon, che competono con Asml in alcuni segmenti.

Il primo ministro olandese getta acqua sul fuoco: misure mai mirate a un solo Paese e con impatto limitato

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