La cura italo- indiana rilancia Firema: acquisiti ordini per 1,2 miliardi
A breve un contratto di sviluppo con Invitalia Traettino: « Crescita sprint »
Titagarh Firema si lascia alle spalle la lunga crisi. La storica industria di materiale ferroviario - ex Officine Fiore - passata in mano a una compagine azionaria italo- indiana dal 2015, nei prossimi giorni si appresta a chiudere un bilancio 20232024 molto positivo . Allo stesso tempo la società, ribattezzata Titagarh Rail Systems Limited, prevede per l’esercizio successivo una crescita ulteriore, grazie a un portafoglio ordini di 1, 2 miliardi, e il via libera a un piano di investimenti da 25 milioni per cui firmerà a breve un contratto di sviluppo con Invitalia che è uno dei soci.
Firema nel 2015 venne acquistata da due società: l’indiana Titagarh Wagons e la napoletana Adler Plastic che formano Titagarh Firema Adler. Nel 2018, però, Adler cede il 10% delle quote, la società cambia ancora nome in Titagarh Firema.
« Come presidente di Confindustria Caserta ho incrociato un grande investitore indiano - racconta il presidente Luigi Traettino -. Nasce una vera amicizia e così entro nella società come consigliere indipendente per poi diventarne presidente nel 2022 » . Dal 2022 in poi comincia una nuova storia. Soprattutto dopo l’ingresso nel 2022 di Invitalia che rileva una quota del 30,3% del capitale dell’azienda. Ad agosto 2023 Titagarh Firema in partnership con Škoda Transportation A. S. ha firmato un contratto con il gruppo Fs per la fornitura di 70 carrozze Intercity Notte di Trenitalia: la fornitura è finanziata nell’ambito del Pnrr con 140 milioni. Il contratto si inserisce in un accordo più ampio che prevede l’acquisto fino a 370 nuove carrozze per un valore di circa 730 milioni.
A febbraio 2024, viene deliberato un aumento di capitale da 38,5 milioni con l’ingresso di un secondo socio indiano: il gruppo Amber acquisisce una partecipazioni in Firema e Titagarh Rail Systems Limited la accresce. Entrambe le società immettono nuovo capitale, per 20 milioni insieme al Fondo di Salvaguardia delle Imprese promosso dal Mimit e gestito da Invitalia che versa 17 milioni e con 1,5 milioni entra nella società anche il presidente Traettino. « Firema intende rafforzare la propria presenza nel mercato del materiale rotabile ferroviario in Italia e in Europa esplorando anche l’espansione verso i sottosistemi e i componenti ferroviari - aggiunge Traettino - . L’iniezione di cassa tramite aumento di capitale è segno della volontà degli azionisti di continuare a investire nella società » .
Viene costituita in India una società di ingegneria, vengono realizzati nuovi uffici a Savona e ristrutturata la sede casertana. Crescono le collaborazioni con le università campane. Si gettano le basi per la costituzione di un distretto ferroviario in Campania mettendo in stretta connessione l’azienda leader con Pmi fornitrici e centri di ricerca. Tutto ciò rientra nel programma di investimento da 25 milioni oggetto del contratto di sviluppo.