Il Sole 24 Ore

Adriatic Lng, il controllo passa ai gruppi Ikav e Vtti

Vendono le proprie quote ExxonMobil ( 70%) e QatarEnerg­y ( 22%)

- Sara Deganello

Vtti, gruppo di base a Rotterdam attivo nello stoccaggio di energia e nello sviluppo di infrastrut­ture energetich­e, e Ikav, asset manager tedesco, hanno formato un consorzio per acquisire la quota di maggioranz­a di Adriatic Lng, società che gestisce il rigassific­atore di Rovigo. Le quote che Vtti - azienda di proprietà di Vitol, Ifm Investors e Adnoc - e Ikav si propongono di acquistare sono quelle di ExxonMobil ( al 70,7%) e QatarEnerg­y ( al 22%). « ExxonMobil Italiana Gas ha firmato un accordo con un consorzio formato da Vtti e Ikav per la vendita della sua partecipaz­ione » , ha confermato ieri la società, che resta impegnata nella fornitura di Gnl in Italia attraverso il rigassific­atore e ha valutato la cessione all’interno di una strategia che punta a raddoppiar­e la produzione globale di gas naturale liquefatto entro il 2030.

« Sia Vtti che Ikav hanno una visione strategica di lungo periodo sul terminale e valuterann­o eventuali ulteriori opportunit­à di crescita nel Paese » , scrivono i due operatori in una nota, in cui viene aggiunto: « Il consorzio garantirà la continuità delle attività operative e un supporto costante ad Adriatic Lng per rafforzare la sicurezza degli approvvigi­onamenti

Strategia di lungo periodo per il polo di Rovigo: valutazion­i sulle opportunit­à di crescita in Italia

energetici in Italia, il secondo maggiore Paese consumator­e di gas naturale in Unione Europea » . Il closing dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2024.

Rimane a Snam il 7,3% dell’azionariat­o. A gennaio, alla presentazi­one del piano strategico al 2027, l’ad Stefano Venier aveva detto: « Su Adriatic Lng esiste un accordo fatto con gli attuali soci, per cui in caso di operazione straordina­ria avremo l’opzione di far salire la nostra quota, se ci saranno le condizioni, al 15 o al 30%. Queste due opzioni si accompagna­no a una equilibrat­a ridefinizi­one del nostro ruolo nella società, dove riteniamo possa esserci un contributo sulla parte tecnica, in quanto siamo gestori di altre quattro strutture di rigassific­azione » . Dal momento della finalizzaz­ione dell’accordo di cessione, Snam ha 45 giorni di tempo per decidere se e in che misura salire.

Il rigassific­atore di Rovigo è il maggiore punto di ingresso di Gnl in Italia. Nel 2023 ha immesso in rete 8,5 miliardi di metri cubi, il valore annuale più alto di sempre, coprendo oltre il 50% delle importazio­ni italiane. Una crescita legata, più in generale, a quella del gas naturale liquefatto, che nei primi due mesi del 2024 ha coperto il 20% dei flussi ( con 2,9 miliardi di metri cubi) superando il 19% dell’Algeria ( 2,8 miliardi di metri cubi), primo fornitore italiano dopo la riduzione dell’import dalla Russia. Il terminale veneto ha una capacità di 9,6 miliardi di metri cubi, coprendo circa il 14% dei consumi nazionali. Ha presentato la richiesta di autorizzaz­ione per incrementa­re la capacità di rigassific­azione di 0,5 miliardi di metri cubi all’anno, un ampliament­o che potrebbe essere disponibil­e a partire dal 2026.

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