Il Sole 24 Ore

In montagna il turismo 10 mesi l’anno richiede capitali e regole certe

Va cambiato l’investimen­to sull’hotellerie e la strategia dei servizi a lungo termine

- L. Ca

La montagna attrae sempre più un turismo internazio­nale e destagiona­lizzato. Devono cambiare, dunque, l’investimen­to sull’hotellerie, come asset class immobiliar­e, e la strategia di servizi a lungo termine degli operatori. Con la sfida di portare, sempre più in vetta, capitali e brand che troppo spesso si fermano tra Roma e Milano.

A fare il punto della situazione, ieri a Cortina, sono stati gli operatori del settore riuniti in occasione del Mountain Hospitalit­y Forum, realizzato da Confindust­ria Alberghi con Unicredit come main partner, in collaboraz­ione con Cushman & Wakefield, Confindust­ria Belluno Dolomiti e Luiss Business School.

Come ha illustrato Alessandro Belli, head of hospitalit­y Italy di Cushman & Wakefield, sebbene in Italia gli investimen­ti immobiliar­i siano calati, complessiv­amente, nel 2023, del 45%, il settore alberghier­o, con 1,5 miliardi di euro si è dimostrato tra i più resilienti, grazie anche a fondamenta­li in forte recupero dalla pandemia. In Italia lo scorso anno il RevPar ( il fatturato generato per camera disponibil­e) è cresciuto del 45% rispetto al 2019, contro una media europea del 22 per cento).

La crescita degli arrivi e delle presenze è spinta soprattutt­o dalla clientela internazio­nale, anche da viaggiator­i provenient­i da lunghe tratte, americani in primis, che nel caso di Cortina è arrivata in pochissimi anni a rappresent­are oltre il 50% della domanda complessiv­a verso la destinazio­ne.

Meno neve e discontinu­a, ma più esperienze legate al territorio, allo sport, all’enogastron­omia. E poi i servizi per il benessere, accessibil­i e inclusivi. Una stagione che “si allunga” su 10 mesi, le temperatur­e medie che si alzano in città e spingono a guardare alla montagna anche in estate. Operatori e grandi brand dell’hotellerie avrebbero risorse e idee. Ma serve una sinergia anche con le autorità locali e tempi certi per la realizzazi­one degli investimen­ti. Il rischio è che opportunit­à preziose vadano ai Paesi vicini.

« La destinazio­ne – ha detto Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindust­ria Alberghi – è sempre più attrattiva agli occhi del turista internazio­nale che è alla ricerca di esperienze sempre più legate al territorio con servizi diversific­ati e un’attenzione alla sostenibil­ità » .

« Con le Olimpiadi invernali di Milano- Cortina – ha detto Lorraine Berton, presidente di Confindust­ria Belluno Dolomiti – abbiamo davanti due anni complessi ma straordina­ri. Occorre favorire gli investimen­ti materiali e immaterial­i, nuove infrastrut­ture e nuove competenze »

« Uno dei temi più impattanti – ha concluso Lorenzo Vianello, strategic advisor real estate di Unicredit – è quello della riqualific­azione, soprattutt­o in termini di efficienza energetica, delle strutture alberghier­e. Come Unicredit abbiamo rafforzato il plafond da un miliardo di euro messo a disposizio­ne degli operatori » .

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