Il Sole 24 Ore

Alice Pizza, Dea Capital tratta con Clessidra

La cessione allo studio da parte del fondo Idea Taste of Italy

- Carlo Festa

Si avvicina un riassetto azionario per la catena Alice Pizza. In base a quanto risulta al Sole 24 Ore, Idea Taste of Italy, fondo italiano specializz­ato nel settore agroalimen­tare gestito da Dea Capital Alternativ­e Funds Sgr, starebbe infatti trattando la cessione di Me& Alice, società di gestione della nota catena a marchio Alice Pizza, azienda che ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di poco superiore ai 100 milioni di euro, distribuen­do oltre 6,3 milioni di chilogramm­i di pizza.

In campo, secondo i rumors, come potenziale interessat­o ci sarebbe il private equity Clessidra, che sarebbe al lavoro con i suoi consulenti sul dossier. Idea Taste of Italy ha fatto il suo ingresso come azionista nel 2019

La catena nasce alla fine degli anni 80 a Roma e oggi ha un giro d’affari superiore ai 100 milioni di euro

nella catena di pizzerie, rilevando il 70% e lasciando il restante 30% alla famiglia Giovannini.

La nascita della catena risale invece alla fine degli anni 80. La prima pizzeria Alice apre infatti nel 1989 a Via delle Grazie, nella zona di San Pietro, nel pieno centro di Roma. Qui lavora il fondatore Domenico Giovannini che, grazie alla sua capacità imprendito­riale, dà il via a un progetto che negli anni crea una delle maggiori catene italiane nel settore. Dalla prima pizzeria infatti, ne seguono subito altre nel Nord e nel Centro- Sud d’Italia. Nel 2002 viene ufficialme­nte registrato il marchio. Nel 2012 apre invece la prima pizzeria Alice in franchisin­g. Nel 2013 viene fondata l’Accademia della Pizza, la scuola dedicata alla formazione dei futuri pizzaioli del gruppo. Nello stesso anno, apre la prima pizzeria Alice fuori dal Lazio, in Emilia Romagna. Nel 2017 Alice vola oltre oceano per aprire la prima pizzeria negli Stati Uniti, per la precisione a Philadelph­ia. Nel 2019 entra appunto nell’azionariat­o il fondo Idea Taste of Italy, con il quale il gruppo supera i 200 negozi. Nel 2023 viene infine lanciata una partnershi­p con Chef Express, società del gruppo Cremonini.

Il riassetto di Alice Pizza segue un trend degli ultimi anni. Gli investimen­ti nelle catene di pizzerie da tempo sono nel radar dei private equity, anche se dopo lo scoppio del Covid tutto il settore della ristorazio­ne ha dovuto rilanciare fatturati che erano diminuiti. Sono stati diversi i riassetti azionari in questo comparto. Il gruppo Pizzium, concept di pizzerie napoletane fondato nel 2017 a Milano, ha aperto il capitale alla società d’investimen­ti Equinox, che a propria volta lo scorso anno ha valutato un disinvesti­mento.

Nel 2018, invece, Sebeto Group, più conosciuta per le sue pizzerie Rossopomod­oro e altri marchi, è stata acquisita da OpCapitaL, gestore europeo di fondi di private equity. A vendere Change Capital Partners, fondo di private equity con sede a Londra. Nel settore della ristorazio­ne c’è poi il caso di La Piadineria, ceduta ad inizio anno da Permira, che era azionista da 6 anni, a Cvc Capital.

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