Argentina dei paradossi: più poveri e più F16
Il presidente Milei licenzia 70mila lavoratori pubblici ma compra 24 jet militari
La Buenos Aires rutilante, città con la programmazione teatrale più varia di quella parigina, con le librerie aperte giorno e notte, non cambia mai. Neppure in tempi di depressione economica. Lo stilema di pochi anni fa, coniato e rilanciato dal governatore, “Buenos Aires no duerme”, è ancora buono. Il neo presidente argentino, Javier Milei, acclamato dai supporter e disprezzato dagli avversari, non delude le attese e tiene alta l’audience nazionale e internazionale. Con la motosega in mano, durante la campagna elettorale, sbraitava: « Tra la mafia e lo Stato, preferisco la mafia. La mafia ha dei codici, mantiene le promesse, non mente, è competitiva » . A elezioni vinte e motosega in garage, non ha abbassato i toni: « La mia missione è prendere a calci nel culo i keynesiani e i collettivisti di merda » . La globalizzazione, pur declinante, tende a ibridare le culture e inevitabilmente la comunicazione politica. Non quella argentina che si mantiene vivida.
L’ anar col iberista M ilei si è ammantato di scientismo macroeconomico, battezzando i suoi cani con nomi e cognomi di premi Nobel per l’Economia: Murray, Milton ( Friedman), Robert e Lucas. Americani e ultraliberisti. La sua modalità idolatrica del mercato, va riconosciuto, lo ha portato alla Casa Rosada, aiutato dall’ultima dissennata governance peronista. E quanto a spettacolarità Milei non delude neppure sul fronte dei contenuti: « Abbiamo già eliminato 50mila impieghi pubblici, ora taglieremo altri 70mila contratti in scadenza » . Un annuncio deflagrante per un Paese sfibrato dall’iperinflazione al 270%, con un tasso di povertà al 41%, in crescita.
L’apoteosi delle politiche anarcolibertarie non è completa. El presidente, contestualmente al licenziamento di 70mila impiegati pubblici, ha formalizzato l’acquisto da parte della Fuerza Aerea Argentina degli F- 16 Falcon provenienti dalla Danimarca. Questo l’annuncio: « L’accordo consentirà a Buenos Aires di ricevere, grazie al supporto economico degli Stati Uniti, un totale di 24 velivoli F- 16 » . Uno dei granai del mondo, potenzialmente capace di sfamare 400 milioni di persone, ma incapace di sfamarne 45 milioni, compera aerei da guerra. « Sì, sono aerei americani, così i cinesi non ci vendono i loro JF- 17 » , spiega una fonte della Casa Rosada che chiede di non essere citata. Acclarato che il modello politico cui si ispira Milei non è la “comunità democratica partecipativa” di JeanJacques Rousseau, sorge un dubbio. Con tutti questi aerei da guerra, non vorrà mica riprendersi le Falkland/ Malvinas? Dichiarando guerra alla Gran Bretagna, motosega in mano.