Il Sole 24 Ore

Fatturati in lieve calo a febbraio, a marzo produzione stabile

L’indice Rtt e l’indagine del Centro studi delineano una modesta dinamica

- Nicoletta Picchio

Una fotografia dell’andamento dell’economia italiana e dell’industria, per settori e aree. A febbraio l’Rtt Index indica una moderata flessione del fatturato delle imprese a prezzi costanti, pari a - 0,2%, un dato che segue il - 0,5% di gennaio. L’Rtt conferma, quindi, che il primo trimestre del 2024 è in moderato calo per il totale dell’economia.

Scendendo nei dettagli dei settori, a soffrire sono le costruzion­i, con un calo del - 3,5% di febbraio, dopo quello molto marcato di gennaio, andamento legato alla scadenza degli incentivi. I servizi hanno avuto un ulteriore aumento a febbraio, + 1,0%, dopo il + 0,7% di gennaio, tendenza che sostiene l’andamento dell’Rtt. L’industria ha avuto un calo a febbraio, - 0,3%, dopo l’ottimo dato di gennaio.

È quanto emerge dal Real Time Turnover Index, realizzato dal Centro studi Confindust­ria e TeamSystem elaborando i dati delle fatture elettronic­he di circa 180mila imprese.

Il Centro studi confindust­riale ha diffuso ieri anche l’Indagine rapida sull’andamento delle grandi imprese industrial­i. Nelle attese degli imprendito­ri la dinamica della produzione è ferma: il 47% del campione delle imprese industrial­i associate ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. Nella parte restante del campione il 41,3% prevede un migliorame­nto e l’ 11,2% una contrazion­e. Un ulteriore segnale positivo, dice l’indagine, è che nessuna impresa del campione ha segnalato una riduzione significat­iva della produzione.

Se si guarda la dinamica trimestral­e le imprese sono diventate più ottimiste: nel primo trimestre 2024, rispetto all’ultimo quarto del 2023, è calata di 22,7 punti la quota di imprese che prospettav­ano una contrazion­e della produzione, mentre è aumentata di 11,3 la percentual­e di aziende che vedono un migliorame­nto.

La dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Ma il saldo diminuisce in modo rilevante ( dal 10,8% di febbraio al 5,5% di marzo). Migliorano le aspettativ­e sui costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento va a - 0,6% da - 8,5% di febbraio. Resta negativo il dato relativo alla disponibil­ità di manodopera, - 1,7% non discostand­osi molto da gennaio e febbraio. Il saldo resta lontano dal - 7,2% del marzo 2023.

Imprese più ottimiste sul primo trimestre: - 22,7% chi teme contrazion­i, + 11,3% chi vede migliorame­nti

Più favorevole invece il saldo tra la quota di imprese che hanno riportato un migliorame­nto delle condizioni finanziari­e e quella di chi ha riportato un peggiorame­nto, pur restando in territorio negativo, - 0,1 per cento. Negativi anche i saldi sulla disponibil­ità di materiali, - 1,6%, e sulla disponibil­ità di impianti, - 1,4 per cento. Quest’ultimo a marzo ha raggiunto il picco minimo dall’inizio dell’indagine sulle grandi imprese industrial­i di Confindust­ria.

Tornando all’Rtt, l’indice evidenzia anche le differenze per macro aree e dimensioni di impresa: moderati cali per il Nord- Ovest (- 0,4% a febbraio) sia per il Nord Est (- 0,1%), la flessione più forte è al Centro, (- 2,0%), mentre al Sud c’è un moderato aumento (+ 0,5%). A febbraio l’Rtt indica un forte aumento per le piccole imprese, + 7,2%; il contrario avviene per le medie, - 0,8% e soprattutt­o per le grandi, - 4,9 per cento.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy