Fatturati in lieve calo a febbraio, a marzo produzione stabile
L’indice Rtt e l’indagine del Centro studi delineano una modesta dinamica
Una fotografia dell’andamento dell’economia italiana e dell’industria, per settori e aree. A febbraio l’Rtt Index indica una moderata flessione del fatturato delle imprese a prezzi costanti, pari a - 0,2%, un dato che segue il - 0,5% di gennaio. L’Rtt conferma, quindi, che il primo trimestre del 2024 è in moderato calo per il totale dell’economia.
Scendendo nei dettagli dei settori, a soffrire sono le costruzioni, con un calo del - 3,5% di febbraio, dopo quello molto marcato di gennaio, andamento legato alla scadenza degli incentivi. I servizi hanno avuto un ulteriore aumento a febbraio, + 1,0%, dopo il + 0,7% di gennaio, tendenza che sostiene l’andamento dell’Rtt. L’industria ha avuto un calo a febbraio, - 0,3%, dopo l’ottimo dato di gennaio.
È quanto emerge dal Real Time Turnover Index, realizzato dal Centro studi Confindustria e TeamSystem elaborando i dati delle fatture elettroniche di circa 180mila imprese.
Il Centro studi confindustriale ha diffuso ieri anche l’Indagine rapida sull’andamento delle grandi imprese industriali. Nelle attese degli imprenditori la dinamica della produzione è ferma: il 47% del campione delle imprese industriali associate ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. Nella parte restante del campione il 41,3% prevede un miglioramento e l’ 11,2% una contrazione. Un ulteriore segnale positivo, dice l’indagine, è che nessuna impresa del campione ha segnalato una riduzione significativa della produzione.
Se si guarda la dinamica trimestrale le imprese sono diventate più ottimiste: nel primo trimestre 2024, rispetto all’ultimo quarto del 2023, è calata di 22,7 punti la quota di imprese che prospettavano una contrazione della produzione, mentre è aumentata di 11,3 la percentuale di aziende che vedono un miglioramento.
La dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Ma il saldo diminuisce in modo rilevante ( dal 10,8% di febbraio al 5,5% di marzo). Migliorano le aspettative sui costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento va a - 0,6% da - 8,5% di febbraio. Resta negativo il dato relativo alla disponibilità di manodopera, - 1,7% non discostandosi molto da gennaio e febbraio. Il saldo resta lontano dal - 7,2% del marzo 2023.
Imprese più ottimiste sul primo trimestre: - 22,7% chi teme contrazioni, + 11,3% chi vede miglioramenti
Più favorevole invece il saldo tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento, pur restando in territorio negativo, - 0,1 per cento. Negativi anche i saldi sulla disponibilità di materiali, - 1,6%, e sulla disponibilità di impianti, - 1,4 per cento. Quest’ultimo a marzo ha raggiunto il picco minimo dall’inizio dell’indagine sulle grandi imprese industriali di Confindustria.
Tornando all’Rtt, l’indice evidenzia anche le differenze per macro aree e dimensioni di impresa: moderati cali per il Nord- Ovest (- 0,4% a febbraio) sia per il Nord Est (- 0,1%), la flessione più forte è al Centro, (- 2,0%), mentre al Sud c’è un moderato aumento (+ 0,5%). A febbraio l’Rtt indica un forte aumento per le piccole imprese, + 7,2%; il contrario avviene per le medie, - 0,8% e soprattutto per le grandi, - 4,9 per cento.