Commercio, rinnovato il contratto Coop: 240 euro di aumento
I quattro contratti del terziario, tra commercio al dettaglio, grande distribuzione organizzata e distribuzione cooperativa cominciano a prendere forma con delle condizioni economiche quasi equivalenti per quanto riguarda l’aumento, ma una parte normativa distintiva. La scorsa settimana Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno siglato l’accordo con Confcommercio e Confesercenti che hanno fatto da apripista, mentre ieri è stato il momento delle Coop e dell’accordo con Ancc- Coop, Confcooperative consumo e utenza, Agci Agrital Settore Consumo. In un caso e nell’altro l’aumento è di 240 euro, oltre a una una tantum di 350 e la vigenza è fino al 31 marzo 2027. La massa salariale arriva a 7.190 euro, secondo una nota sindacale. Nelle Coop la prima tranche di aumento sarà di 70 euro e sarà erogata da aprile, in aggiunta ai 30 euro già erogati a titolo di acconto con l’accordo ponte del 2022. Sempre ad aprile verrà erogata la prima tranche di 200 euro dell’Una Tantum, a regime nel 2025. Incrementata anche l’indennità annua della clausola elastica del parttime, che passa da 120 euro annui a 155.
Nei giorni scorsi si sono invece interrotte le trattative nella grande distribuzione organizzata, dove i sindacati hanno annunciato uno sciopero per oggi, mentre Federdistribuzione ha deciso di andare avanti per la strada degli aumenti unilaterali. Una nota spiega che « le imprese aderenti hanno deciso di riconoscere ai lavoratori un aumento di 70 euro lordi ( riparametrati al IV livello) a decorrere da aprile, a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali » . Con l’auspicio, però, che « le organizzazioni sindacali possano tornare quanto prima al tavolo negoziale » , per rinnovare il contratto.
Tornando al contratto Coop, sulla parte normativa l’intesa introduce nuove tutele sul sostegno alla genitorialità, sulle politiche di genere e sul contrasto alla violenza di genere, ma anche norme per facilitare alle neo mamme la scelta di trascorrere con il bambino il primo anno di vita, l’aumento dei permessi per paternità, oltre ad un incentivo economico per i padri lavoratori nel caso fruiscano del congedo facoltativo in alternativa alla mamma. Migliora anche il welfare con un aumento di 36 euro all’anno per lavoratore del contributo del sistema cooperativistico al Fondo di assistenza sanitaria integrativa. Coop e i sindacati hanno inoltre introdotto una regolamentazione del franchising che impegna le cooperative a vincolare i franchisee ad applicare i contratti sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs. Nelle piccole cooperative, infine, il part time minimo sale a 20 ore e si aggiungono 12 ore di permesso retribuito.