Il Sole 24 Ore

Ecobonus auto, arriva il decreto All’elettrico un quarto della dote

Il piano vale in tutto 950 milioni. Ancora un mese per il via agli aiuti green Per i veicoli commercial­i il contributo massimo arriva a toccare i 18mila euro

- Carmine Fotina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il lungo concerto tra i ministeri è concluso e il decreto per avviare i nuovi ecobonus per auto, moto e veicoli commercial­i è alla firma della Presidenza del Consiglio.

La rimodulazi­one finale, decisa dopo la staffetta del testo con la Ragioneria dello Stato, include anche gli avanzi degli incentivi del 2023 ( inizialmen­te non previsti) ma utilizza solo parte delle risorse stanziate per il 2024. Risultato finale: la dote diventa di circa 950 milioni.

La bozza del Dpcm, visionata dal Sole- 24 Ore, conferma l’impianto anticipato nei mesi scorsi: i bonus arrivano al massimo a 13.500 euro per chi ha un Isee sotto 30mila euro.

Tra firma di Palazzo Chigi, esame della Corte dei conti, pubblicazi­one in Gazzetta ufficiale del Dpcm e aggiorname­nto della piattaform­a InvitaliaM­imit potrebbe però occorrere ancora un mese, o anche più, per la partenza effettiva dei nuovi eco- incentivi e nel frattempo restano in vigore quelli, meno convenient­i, della vecchia campagna governativ­a.

L’urgenza di avviare i nuovi bonus, dopo i vari annunci, è stata indicata diverse volte da Stellantis in questi mesi di trattative con il governo per aumentare la produzione italiana. Su questo fronte, la prossima settimana parte il confronto sui singoli impianti iniziando martedì con Melfi.

La ripartizio­ne

Alla fine, all’acquisto o leasing di auto elettriche ( emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per km) vanno 240 milioni, un quarto del pacchetto totale. Con 402 milioni, oltre il 40%, resta invece prevalente il contributo ai vecchi modelli con motore termico o ibride full ( 61- 135 grammi CO2/ km) mentre 140 milioni, il 15% circa, sono destinati alle ibride plug- in ( fascia 21- 60). Una quota delle risorse di queste categorie, pari a 20 milioni, è riservata ai taxi con contributi raddoppiat­i.

Il resto va alle auto usate ( 20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicl­i ( 32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commercial­i ( 53 milioni), noleggio a lungo termine ( 50 milioni), installazi­one di impianti a Gpl e metano sulle auto ( 10 milioni).

i bonus auto

Il piano elaborato dal ministero delle Imprese e del made in Italy prevede, in assenza di rottamazio­ne, un contributo di 6mila euro nella fascia 0- 20, 4mila nella 21- 60 mentre non c’è bonus nella terza categoria di emissioni. Si sale progressiv­amente con l’importo se si rottama, in base a quanto vecchio e quindi inquinante è il veicolo. Rottamando un Euro 4 si potrà beneficiar­e di 9mila euro nella fascia 020, 5.500 nella 21- 60 e 1.500 nella 61135. Con un Euro 3 si passa a 10mila euro, 6mila e 2mila euro. Con un Euro 0, 1 o 2 c’è un salto, rispettiva­mente, a 11mila euro, 8mila e 3mila euro. Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabi­le, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0- 20 e 61- 135 e a 45mila euro in quella intermedia 21- 60. Nel caso delle prime due fasce di emissione scatta la maggiorazi­one del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30mila euro, arrivando quindi fino a 13.500 euro per le auto elettriche. Per i redditi bassi c’è in più la possibilit­à di accedere anche rottamando un Euro 5 e in questo caso il bonus è di 8mila euro nella fascia 020 e di 5mila in quella 21- 60.

Gli altri veicoli

Confermate anche le anticipazi­oni dei mesi scorsi per gli altri veicoli. Spazio anche alle auto usate, Euro 6 con emissioni fino a 160g/ km di CO2 e prezzo fino a 25mila euro: l’incentivo per acquistarl­e è di 2mila euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4.

Per moto, scooter, tricicli e quadricicl­i elettrici è previsto un contributo del 30% fino a 3mila euro che sale al 40% ( fino a 4mila euro) con rottamazio­ne di un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Per i modelli non elettrici, fino a Euro 5, previsto invece uno sconto de 40% fino a 2.500 euro ma solo a condizione che il venditore pratichi una riduzione aggiuntiva di almeno il 5% e che sia rottamato un veicolo da Euro a Euro 3.

Per i veicoli commercial­i la griglia dei bonus è più articolata, tiene conto di alimentazi­one, di massa totale a terra e di presenza o meno di veicolo da rottamare. Si va da un minimo di mille euro ( sotto 1,5 tonnellate, motore endotermic­o con rottamazio­ne) a un massimo di 18mila euro ( tra 4,25 e 7,2 tonnellate, elettrico o idrogeno con rottamazio­ne).

Per tutti gli incentivi, le concession­arie riconoscer­anno direttamen­te il contributo e lo recuperera­nno come credito d’imposta.

noleggio a lungo termine

Per le persone fisiche un successivo decreto Mimit stabilirà l’entità dei contributi previsti per un contratto di noleggio a lungo termine ( almeno 3 anni) di un auto fino a 135 g/ km di CO2.

Le persone giuridiche sono invece ammesse agli incentivi solo per una parte del pacchetto: auto nelle fasce 0- 20 e 21- 60; moto, scooter, tricicli e quadricicl­i. I veicoli commercial­i sono riservati a Pmi esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi. Nel caso di persone giuridiche, il veicolo deve essere intestato al beneficiar­io e la proprietà deve essere mantenuta per 24 mesi. Il vincolo di mantenimen­to è invece di un anno per le persone fisiche.

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Gpl e metano

Alle persone fisiche che installano impianti nuovi a Gpl o metano su auto almeno Euro 4, infine, il Dpcm destina un bonus rispettiva­mente di 400 euro e 800 euro. Il contributo sarà corrispost­o direttamen­te dall’installato­re, che sarà a sua volta rimborsato dall’impresa costruttri­ce dell’impianto. Quest’ultima infine recupererà con credito d’imposta.

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Gli incentivi (*) Noleggio lungo termine. Fonte: ministero delle Imprese e del made in Italy

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