Il Sole 24 Ore

Utiq Italia, telco alleate sulla pubblicità online

- — Andrea Biondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

« Vogliamo costruire una società europea di tecnologia pubblicita­ria che cambi il limite, la natura di ciò che accade oggi nel settore della pubblicità e del marketing digitale » . Marc Bresseel spiega così al Sole 24 Ore la sfida di Utiq, joint venture, paritetica, di quattro grandi telco europee: Vodafone, Deutsche Telekom, Orange, Telefónica. Dopo il lancio in Germania, Francia, Spagna e Uk, Utiq ha comunicato lo sbarco in Italia, sotto la guida di Cristina Lundari, ex Google, Microsoft Advertisin­g e One Football.

In un quadro in cui Alphabet, Meta, Amazon, Alibaba e ByteDance sono accreditat­e di una quota superiore al 50% della pubblicità mondiale le quattro telco hanno deciso di fare squadra un anno fa per costruire una piattaform­a tecnologic­a di pubblicità digitale. Una scommessa, questa, che parte dall’ambizione di seguire il percorso evolutivo del settore della pubblicità e del marketing digitale verso una maggiore responsabi­lità nell’utilizzo dei dati degli utenti. Tutto questo sfruttando una sola informazio­ne – anonimizza­ta e crittograf­ata – relativa alla connession­e telefonica degli utenti, per creare esperienze digitali personaliz­zate e una pubblicità più rilevante e quindi meno invasiva.

Quella che Utiq introduce nel mercato è una soluzione che intende risolvere l’imminente sparizione dei cookie di terze parti, perché permette di lavorare con un identifica­tivo che agisce come un cookie di prima parte fornito dalle telco. « Sappiamo che gli editori – afferma Bresseel, belga, con un passato, fra gli altri, in Microsoft e IPG Mediabrand­s – già oggi raccolgono una quota degli investimen­ti pubblicita­ri che è nettamente inferiore al tempo che le persone trascorron­o sui loro siti. E questo è dovuto alla forza delle Big Tech che hanno costruito degli ecosistemi chiusi ed efficienti » . È per questo che alla base di Utiq c’è “Authentic Consent Service”: infrastrut­tura digitale « che permette agli utenti di gestire in maniera chiara e facile il proprio consenso decidendo a chi concederlo, a chi no, a chi revocarlo » . La scelta di nutrire questo sistema con i dati offerti dalle compagnie telefonich­e è strategica « in quanto ciò consente di avere accesso ad audience determinis­tiche, accurate e scalabili, poiché tutti siamo dotati di una linea telefonica. Inoltre, si tratta di dati affidabili e ottenuti in maniera trasparent­e in quanto il settore delle Tlc è il più regolament­ato al mondo » .

Utiq si pone quindi come una soluzione per continuare a far funzionare in modo efficace le piattaform­e utilizzate da agenzie e advertiser per targettizz­are e misurare la pubblicità sui canali digitali, quando a settembre 2024 o al più tardi all’inizio del 2025, Google disabilite­rà le attività di tracciamen­to dei suoi utenti per venire incontro a una richiesta di rispetto della privacy che appare non più procrastin­abile. « Attualment­e siamo attivi su 120 siti e abbiamo firmato accordi con 60 publisher. Prevediamo di raggiunger­e mille domini entro il

2024 » . Quanto all’Italia, conclude Bresseel, « abbiamo sottoscrit­to il contratto con Vodafone e siamo alle battute finali con Tim e Wind Tre. E parallelam­ente parliamo con tutti gli editori » .

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Alla guida di Utiq, joint venture, paritetica, di quattro grandi telco europee: Vodafone, Deutsche Telekom, Orange, Telefónica
MARC BRESSEEL Alla guida di Utiq, joint venture, paritetica, di quattro grandi telco europee: Vodafone, Deutsche Telekom, Orange, Telefónica

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