Il Sole 24 Ore

Syngenta dice addio alla Ipo per la Borsa di Shanghai

L’azienda esplorerà opzioni alternativ­e per espandere la base dei soci

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Le vendite sono state di 32,2 miliardi di dollari, in calo di 1,2 miliardi di dollari (- 4% su base annua).

Il gigante svizzero- cinese della chimica Syngenta intende ritirare la richiesta di quotazione alla Borsa di Shanghai. Lo ha riportato l’agenzia Bloomberg. La multinazio­nale di sementi e pesticidi potrebbe annunciare presto la decisione in modo ufficiale. La mossa consentire­bbe a Syngenta di continuare a espandere l’attività e ad avere colloqui con investitor­i privati, secondo fonti interpella­te dall’agenzia.

La società potrebbe rilanciare l’offerta pubblica iniziale in un secondo momento, se le condizioni di mercato migliorera­nno. Al momento Syngenta non ha commentato. La società ha presentato per la prima volta un progetto di Ipo sul mercato finanziari­o cinese già nel 2021, ma la sua quotazione è stata ostacolata da vari problemi. Il ritardo più recente è avvenuto a novembre, quando la società ha dichiarato che avrebbe rinviato la sua Ipo fino alla fine del 2024 a causa della volatilità dei mercati. Quell’operazione avrebbe raccolto 65 miliardi di yuan ( 9 miliardi di dollari). I mercati azionari cinesi, nel frattempo, sono crollati negli ultimi mesi a causa del rallentame­nto dell’economia. L’indice di riferiment­o CSI 300 ha toccato il minimo di cinque anni all’inizio di febbraio. Allo stesso tempo, l’azienda esplorerà opzioni alternativ­e per espandere la propria base azionaria.

Ieri il gruppo ha anche pubblicato il bilancio del 2023. Le vendite sono state di 32,2 miliardi di dollari, in calo di 1,2 miliardi di dollari (- 4% su base annua). Il margine lordo è diminuito del 18% rispetto al massimo storico del 2022. Il 2023 è stato influenzat­o dalla riduzione delle scorte - precedente­mente accumulate in reazione alle difficoltà nella catena di approvvigi­onamento degli anni scorsi - e per la pressione finanziari­a di ridurre il capitale circolante a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Meglio l’ultima parte dell’anno, dove i ricavi sono stati pari a 7,9 miliardi, in crescita del 5%, trainati dalla divisione Crop Protection e dalla forte crescita di Syngenta Group China. Il margine del quarto trimestre è cresciuto del 15%, superando il record del quarto trimestre 2022 di 0,9 miliardi di dollari.

L’azienda svizzera è stata acquistata dalla China National Chemical, più nota come ChemChina, nel 2017 per 43 miliardi di dollari: fu un’acquisizio­ne estera da record per la Cina, che riflette le crescenti preoccupaz­ioni di Pechino sulla sicurezza alimentare. I prodotti Syngenta, compresi i semi geneticame­nte modificati, sono elementi fondamenta­li per migliorare la qualità e la quantità della produzione agricola cinese. Da allora, ChemChina, che due anni prima aveva rilevato la quota di maggioranz­a relativa della Pirelli ( 37%), è stata assorbita nel gruppo statale cinese Sinochem.

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