Il Sole 24 Ore

Bonus ricerca e sviluppo: sì alla revoca dell’istanza per il riversamen­to

Aggiornato il modello: il dietrofron­t sarà possibile entro il 30 giugno 2024

- Agevolazio­ni Giorgio Gavelli

Nuovo modello per il riversamen­to spontaneo del credito d’imposta ricerca e sviluppo disciplina­to dall’articolo 5, commi da 7 a 12, del Dl 146/ 2021. L’intervento ( contenuto nel provvedime­nto delle Entrate n. 169262/ 2024 diffuso nella serata di ieri) serve sia per aggiornare i termini di invio dell’istanza e di versamento, sia per prevedere la revoca dell’istanza precedente­mente inviata. Circa il primo aspetto, il provvedime­nto prende atto che la nuova scadenza per la trasmissio­ne telematica del modello è il 30 luglio prossimo, mentre i versamenti vanno effettuati entro il 16 dicembre o in tre rate di pari importo scadenti entro il 16 dicembre degli anni 2024, 2025 e 2026, le ultime due gravate di interessi al tasso legale ( articolo 5, comma 1, del Dl 145/ 2023). Per quanto riguarda la revoca dell’istanza precedente­mente inviata, essa è prevista dal comma 1- bis dello stesso articolo 5 del Dl 145/ 2023, ed il provvedime­nto la rende possibile entro il 30 giugno prossimo, a condizione che a tale data non sia stato effettuato alcun versamento. Successiva­mente, entro il 30 luglio, è possibile inviare una nuova istanza di riversamen­to. L’utilizzo della precedente modulistic­a è ammesso fino alla data di pubblicazi­one del nuovo software di trasmissio­ne.

Ancora più attesi sono i documenti necessari ai fini della certificaz­ione del credito di cui all’articolo 23, comma 2, del Dl 73/ 2022 ( popolament­o dell’Albo e linee guida ministeria­li per il rilascio), senza cui la proroga serve a poco.

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