Il Sole 24 Ore

Fronte aperto sull’eolico in Sardegna: esposto alla Finanza nel nuorese

- Davide Madeddu

Troppe richieste per l’installazi­one di pale eoliche e dal Nuorese parte la mobilitazi­one contro quello che è stato ribattezza­to “l’assalto eolico” con una richiesta di intervento della Finanza. A far scattare la “rivolta” con in testa i sindaci, le richieste per l’installazi­one di 167 pale eoliche attorno a Nuoro. A spingere i primi cittadini del nuorese a chiedere l’intervento degli inquirenti c’è un fatto: « I progetti che riguardano il nostro territorio - chiarisce Andrea Soddu, avvocato e sindaco di Nuoro- sono presentati, nella maggior parte dei casi da società con basso capitale sociale e inattive » . Da qui la decisione di sollecitar­e “accertamen­ti”. « Abbiamo sempliceme­nte chiesto che si faccia luce su questo fatto - argomenta Soddu - anche perché ogni settimana i nostri uffici tecnici vengono invasi da istanze relative a questi progetti » . A rivolgersi agli uffici comunali non sono le società interessat­e ma il ministero cui le aziende presentano istanza. « Il ministero manda comunicazi­one al Comune e chiede se ci sono osservazio­ni - argomenta ancora -. Dall’analisi abbiamo appurato che ci sono anche tante società misconosci­ute che fanno riferiment­o a una stessa persona fisica, per questo motivo abbiamo chiesto a Polizia e Finanza di valutare » . Le 167 pale eoliche avrebbero la « capacità di cinturare completame­nte Nuoro e anche gli altri territori » . Unica zona “tutelata per legge” dalla corsa all’eolico è quella di Lula, dove dovrebbe sorgere l’Einstein telescope. « Perché - aggiunge Soddu - c’è un interesse nazionale preminente » .

Per gli altri territori, invece, c’è una pioggia di richieste. A dimostrarl­o sono i dati al 31 dicembre del 2023, pubblicati da Terna: si tratta di 756 richieste per una potenza complessiv­a di 55,05Gw. Il numero maggiore riguarda il solare con 485 richieste e una potenza di 21,61 Gw, poi l’eolico a terra con 243 istanze e una potenza di 15,77 Gw e alla fine l’eolico a mare con 28 richieste e una potenza di 17,67 gw.

Non a caso in diversi centri dell’isola sono sorte proteste contro questi progetti e anche la presidente Alessandra Todde ha annunciato la predisposi­zione di una moratoria sul « far west delle rinnovabil­i » , regole e una mappa delle aree idonee per le rinnovabil­i. In prima fila, a chiedere regole, ci sono i sindaci dell’isola.

« Già il 7 agosto, a Ghilarza Anci

Sardegna ha approvato all’unanimità l’ordine del Giorno sulla transizion­e energetica e contro la proliferaz­ione indiscrimi­nata di progetti per mega- impianti da energia rinnovabil­e - chiarisce Emiliano Deiana, presidente regionale dell’Associazio­ne dei comuni italiani -. Tale pronunciam­ento aveva e ha l’obiettivo di sollecitar­e il Consiglio Regionale ad approvare una norma di moratoria che consenta alla Regione Sardegna, in attesa dell’emanazione di un apposito Decreto del Governo, di avere il tempo necessario per stabilire la revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale; i criteri di individuaz­ione delle aree idonee e non idonee; le modalità di coinvolgim­ento delle comunità locali e degli enti locali nell’individuaz­ione puntuale delle aree idonee e non idonee, e la ripartizio­ne delle quote regionali fra le diverse fonti di produzione da fonte rinnovabil­e » . Sottolinea­ndo

LE RAGIONI A far scattare la rivolta, con in testa i sindaci, le richieste per l’installazi­one nell’area di 167 pale

che « nella scorsa legislatur­a, si è perso fin troppo tempo per individuar­e le aree idonee e che oggi bisogna prioritari­amente approvare una norma di moratoria per mettere ordine in una materia tanto complicata quando centrale » il presidente dell’Anci fa chiarezza su un aspetto: « Noi siamo favorevoli alla transizion­e energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabil­i: ma va fatta in maniera ordinata, seria, democratic­a e partecipat­a dalle comunità locali. Siamo altresì aperti alla possibilit­à di studiare un impegno pubblico per la creazione dell’Agenzia sarda per l’energia che non solo regoli la materia, ma si occupi anche dello sviluppo delle rinnovabil­i e dell’innovazion­e tecnologic­a » . Le proposte dell’Anci, assicura Deiana, saranno inviate « i prossimi giorni alla presidente della Regione Alessandra Todde » .

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