Chip, non solo Nvidia: Cadence corre in Borsa con l’intelligenza artificiale
Il gruppo produce software e sistemi per sviluppare microprocessori Sfida con la concorrente Synopsys che, sul listino, ha multipli meno elevati
L’Intelligenza Artificiale, ancora lei! È la nuova potente tecnologia che, lo scorso esercizio, ha contribuito con forza alla crescita del business di Cadence Design Systems.
Il conto economico
Il gruppo statunitense, quotato al Nasdaq, nel 2023 ha realizzato un giro d’affari di 4,1 miliardi di dollari, in rialzo di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo ( non GAAP), dal canto suo, è salito al 42%. In aumento lo stesso utile netto che si è assestato a quota 1,04 miliardi ( erano 849 milioni nel 2022). Si dirà: bene! E tuttavia, al di là dell’Artificial Intelligence ( AI), un singolo anno fiscale non può fare storia. Cioè: l’AI potrà dare una mano ma il rischio è che il 2023 risulti un caso isolato. A ben vedere, la situazione appare un po’ diversa. Secondo il terminale Bloomberg, le voci contabili di Cadence sono, nel corso degli anni, progredite. I ricavi ( rettificati) nel 2011 valevano 1,14 miliardi di dollari. Successivamente hanno superato 2 e 3 miliardi rispettivamente nel 2018 e 2022. Analogo, seppure con qualche alto e basso in più, l’andamento dell’utile. La redditività netta ( sempre rettificata) era di 68,9 milioni nel 2011. Poi, è arrivata a oltre 600 milioni nel 2020 e, due anni fa, si è assestata a quota 896,6 milioni di dollari.
Il parere del mercato
Insomma: la serie storica indica come il trend del 2023 non possa finora, e va sottolineato il finora, considerarsi un’anomalia. Peraltro, il mercato si è accorto da tempo del gruppo a stelle e strisce. Negli ultimi 12 mesi, il titolo in Borsa è salito del 51%. Una dinamica che è confermata su un periodo più ampio. Considerando l’arco di tempo del quinquennio il rialzo è del 390% mentre, sui 10 anni, la performance è oltre il 1.930%. Vero! Diversi altri titoli del settore dei chip possono vantare simili andamenti. E, tuttavia, lo stesso trend di Borsa segnala come le dinamiche di Cadence non siano archiviabili alla voce: eventi “sporadici”.
Tutto facile come bere un bicchiere d’acqua, quindi? La realtà, come sempre, è più complicata. La riprova la offre la velocità di crescita dei ricavi. Cadence, nel 2022, è stata contraddistinta da un tasso di espansione del 22%. Lo scorso anno si è scesi, per l’appunto, al 15%. Infine: le prospettive sul 2024. Il gruppo prevede l’incremento intorno al 12%. Insomma: c’è una frenata nella velocità del rialzo. Certo: il comparto dei chip, secondo Omdia, nel 2023 è calato del 9%. Più in particolare, poi, l’Electronic design automation ( Eda) - principale mercato di sbocco per Cadence - è stimato avere una crescita media annua ponderata ( Cagr), tra il 2023 e il 2033, dell’ 8,6%. Vale a dire: il gruppo ha fatto, e dovrebbe fare, meglio sia del mondo dei semiconduttori che del settore di riferimento. Non solo. All’obiezione sulle prospettive di espansione nel 2024, il management ribatte che ciò che importa - a fronte del fatto che i suoi contratti durano in media 3 anni - è il Cagr triennale. Un indicatore - indica l’azienda - il quale dal 2017 è sempre salito, arrivando a oltre il 15%. Il che, è l’implicita conclusione, deve considerarsi un performance importante.
Le valutazioni
Ciò detto, però, l’obiezione di fondo rimane valida. Anche perché, va ricordato, la valutazione ( ad esempio tramite un multiplo quale il rapporto tra prezzo ed utili, il P/ e) di un azione high growth - quale quella di Cadence - è molto influenzata dalle attese di incremento del business. A maggiore ragione nel momento in cui questa non sia a sconto. Secondo il database di Seeking Alpha il P/ e non GAAP prospettico sul 2024 è di 52,4 volte. Un valore maggiore della media del settore e di quello di un diretto concorrente quale Synopsys ( 42,5). Lo stesso Peg - cioè il rapporto tra prezzo ed utile normalizzato sulle stime annue di crescita dell’utile nel medio- lungo periodo - vale 3,33 volte. Un dato che, di nuovo, è maggiore della media del comparto e di quello di Synopsys ( 2,32). Insomma: l’indicazione è che il risparmiatore fai- da- te deve usare cautela, ed attenzione, anche e soprattutto con riferimento alle dinamiche di crescita sia del fatturato che della redditività.
Oggetto sociale
Ma non è solo questione di multipli ( rispetto ai quali, peraltro, è sempre necessario fare riferimento a più indicatori oltre il solo P/ e). Altro focus, da un lato, è comprendere l’attività della società in oggetto; e, dall’altro, dedurre il perché dell’interesse da parte della Borsa. Ebbene Cadence ha, per l’appunto, quale mercato di riferimento il cosiddetto Eda. Vale a dire: il disegno automatico dell’architettura di soluzioni hi tech. In generale la società produce software e piattaforme per progettare, simulare, assemblare sistemi elettronici e semiconduttori. Più in particolare l’azienda divide i ricavi per categorie di prodotti. Ebbene: a fine del 2023, le aree che hanno generato maggiori vendite ( 27%) sono state rispettivamente il “Digital IC Design and Signoff” e la “Functional Verification, Including Emulation and Prototyping Hardware”. Il primo segmento ha ad oggetto prodotti e servizi dedicati alla progettazione e verifica finale di circuiti integrali digitali ( il Signoff è la fase dove il chip è convalidato a livello di requisiti tecnici e di produzione). Appannaggio della seconda area, invece, ci sono diverse attività: dall’uso di hardware per simulare il comportamento della soluzione elettronica fino alla creazione, grazie a piattaforme hi tech, della versione fisica del design del circuito integrato. Oltre ai software per la progettazione di semiconduttori personalizzati (“Custom IC design” che vale il 22% del fatturato), vanno poi ricordati il mondo dell’IP ( blocchi di progetti
A fronte di una simile articolazione del business, ben si capisce perché l’Artificial intelligence ( AI) - la quale richiede chip sempre più potenti, efficienti e veloci - abbia dato la spinta ai conti, con il beneplacito della Borsa. La necessità, da parte delle grandi aziende produttrici di microprocessori per l’AI, di sviluppare tecnologia all’avanguardia ha agevolato la domanda per i prodotti di Cadence. Così non è un caso che la società abbia quali clienti realtà come Nvidia, Intel o Arm. Si tratta di aziende le quali consentono a Cadence di partecipare al super ciclo dell’Artificial Intelligence. Un trend che, a detta della stessa azienda, il gruppo sfrutta in tre modi. Il primo è quello di fornire gli strumenti per creare l’infrastruttura dell’AI. Il secondo - indica sempre Cadence- è l’introduzione dell’Intelligenza artificiale nei suoi prodotti ( ad esempio, Cerebrus per la progettazione automatica). Il terzo, infine, è l’applicazione dei nuovi algoritmi a settori come le bioscienze. Un contesto in cui il mercato aggredibile da Cadence si amplia, e non di poco.
Sennonché, il risparmiatore rimarca che la concorrenza nell’Eda è molto forte. Cadence ha la seconda posizione, dietro Synopsys, per quota di mercato e lo scontro al fine di conquistare commesse è serrato. Anche per questo motivo il gruppo ha realizzato diverse acquisizioni. Proprio a inizio Marzo c’è stato lo shopping, per 1,2 miliardi di dollari, di Beta Cae. In gennaio, invece, era stata la volta di Invecas. Senza dimenticare, tra le altre, l’M& A su Rambus ( settore dell’IP) nel 2023. Si tratta di mosse che, da una parte, puntano ad ampliare l’offerta in portafoglio; ma che, dall’altra, portano giocoforza con sé il rischio di esecuzione. Vero! Cadence, nel corso degli anni, ha compiuto oltre 60 operazioni straordinarie. Quindi ha esperienza in merito all’integrazione di nuove realtà. Ciò detto, però, le sinergie devono comunque essere concretizzate. Anche perché - ma questo vale per tutti gli attori del comparto - non va dimenticato che la guerra hi tech tra Washington e Pechino è una spada di Damocle sempre presente. Nel momento, ad esempio, in cui ci fosse l’escalation rispetto all’Isola di Taiwan, il business di Nvidia ne sarebbe colpito. E con lui quello di Cadence. Se questo il contesto generale, quale allora le prospettive del business nel trimestre attualmente in corso? La società prevede che i ricavi si assestino tra 990 e 1.010 milioni. L’utile per azione ( non GAPP), invece, dovrebbe essere compreso nella forchetta di 1,1 e 1,14 dollari.