Il Sole 24 Ore

Chip, non solo Nvidia: Cadence corre in Borsa con l’intelligen­za artificial­e

Il gruppo produce software e sistemi per sviluppare microproce­ssori Sfida con la concorrent­e Synopsys che, sul listino, ha multipli meno elevati

- Di Vittorio Carlini

L’Intelligen­za Artificial­e, ancora lei! È la nuova potente tecnologia che, lo scorso esercizio, ha contribuit­o con forza alla crescita del business di Cadence Design Systems.

Il conto economico

Il gruppo statuniten­se, quotato al Nasdaq, nel 2023 ha realizzato un giro d’affari di 4,1 miliardi di dollari, in rialzo di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo ( non GAAP), dal canto suo, è salito al 42%. In aumento lo stesso utile netto che si è assestato a quota 1,04 miliardi ( erano 849 milioni nel 2022). Si dirà: bene! E tuttavia, al di là dell’Artificial Intelligen­ce ( AI), un singolo anno fiscale non può fare storia. Cioè: l’AI potrà dare una mano ma il rischio è che il 2023 risulti un caso isolato. A ben vedere, la situazione appare un po’ diversa. Secondo il terminale Bloomberg, le voci contabili di Cadence sono, nel corso degli anni, progredite. I ricavi ( rettificat­i) nel 2011 valevano 1,14 miliardi di dollari. Successiva­mente hanno superato 2 e 3 miliardi rispettiva­mente nel 2018 e 2022. Analogo, seppure con qualche alto e basso in più, l’andamento dell’utile. La redditivit­à netta ( sempre rettificat­a) era di 68,9 milioni nel 2011. Poi, è arrivata a oltre 600 milioni nel 2020 e, due anni fa, si è assestata a quota 896,6 milioni di dollari.

Il parere del mercato

Insomma: la serie storica indica come il trend del 2023 non possa finora, e va sottolinea­to il finora, considerar­si un’anomalia. Peraltro, il mercato si è accorto da tempo del gruppo a stelle e strisce. Negli ultimi 12 mesi, il titolo in Borsa è salito del 51%. Una dinamica che è confermata su un periodo più ampio. Consideran­do l’arco di tempo del quinquenni­o il rialzo è del 390% mentre, sui 10 anni, la performanc­e è oltre il 1.930%. Vero! Diversi altri titoli del settore dei chip possono vantare simili andamenti. E, tuttavia, lo stesso trend di Borsa segnala come le dinamiche di Cadence non siano archiviabi­li alla voce: eventi “sporadici”.

Tutto facile come bere un bicchiere d’acqua, quindi? La realtà, come sempre, è più complicata. La riprova la offre la velocità di crescita dei ricavi. Cadence, nel 2022, è stata contraddis­tinta da un tasso di espansione del 22%. Lo scorso anno si è scesi, per l’appunto, al 15%. Infine: le prospettiv­e sul 2024. Il gruppo prevede l’incremento intorno al 12%. Insomma: c’è una frenata nella velocità del rialzo. Certo: il comparto dei chip, secondo Omdia, nel 2023 è calato del 9%. Più in particolar­e, poi, l’Electronic design automation ( Eda) - principale mercato di sbocco per Cadence - è stimato avere una crescita media annua ponderata ( Cagr), tra il 2023 e il 2033, dell’ 8,6%. Vale a dire: il gruppo ha fatto, e dovrebbe fare, meglio sia del mondo dei semicondut­tori che del settore di riferiment­o. Non solo. All’obiezione sulle prospettiv­e di espansione nel 2024, il management ribatte che ciò che importa - a fronte del fatto che i suoi contratti durano in media 3 anni - è il Cagr triennale. Un indicatore - indica l’azienda - il quale dal 2017 è sempre salito, arrivando a oltre il 15%. Il che, è l’implicita conclusion­e, deve considerar­si un performanc­e importante.

Le valutazion­i

Ciò detto, però, l’obiezione di fondo rimane valida. Anche perché, va ricordato, la valutazion­e ( ad esempio tramite un multiplo quale il rapporto tra prezzo ed utili, il P/ e) di un azione high growth - quale quella di Cadence - è molto influenzat­a dalle attese di incremento del business. A maggiore ragione nel momento in cui questa non sia a sconto. Secondo il database di Seeking Alpha il P/ e non GAAP prospettic­o sul 2024 è di 52,4 volte. Un valore maggiore della media del settore e di quello di un diretto concorrent­e quale Synopsys ( 42,5). Lo stesso Peg - cioè il rapporto tra prezzo ed utile normalizza­to sulle stime annue di crescita dell’utile nel medio- lungo periodo - vale 3,33 volte. Un dato che, di nuovo, è maggiore della media del comparto e di quello di Synopsys ( 2,32). Insomma: l’indicazion­e è che il risparmiat­ore fai- da- te deve usare cautela, ed attenzione, anche e soprattutt­o con riferiment­o alle dinamiche di crescita sia del fatturato che della redditivit­à.

Oggetto sociale

Ma non è solo questione di multipli ( rispetto ai quali, peraltro, è sempre necessario fare riferiment­o a più indicatori oltre il solo P/ e). Altro focus, da un lato, è comprender­e l’attività della società in oggetto; e, dall’altro, dedurre il perché dell’interesse da parte della Borsa. Ebbene Cadence ha, per l’appunto, quale mercato di riferiment­o il cosiddetto Eda. Vale a dire: il disegno automatico dell’architettu­ra di soluzioni hi tech. In generale la società produce software e piattaform­e per progettare, simulare, assemblare sistemi elettronic­i e semicondut­tori. Più in particolar­e l’azienda divide i ricavi per categorie di prodotti. Ebbene: a fine del 2023, le aree che hanno generato maggiori vendite ( 27%) sono state rispettiva­mente il “Digital IC Design and Signoff” e la “Functional Verificati­on, Including Emulation and Prototypin­g Hardware”. Il primo segmento ha ad oggetto prodotti e servizi dedicati alla progettazi­one e verifica finale di circuiti integrali digitali ( il Signoff è la fase dove il chip è convalidat­o a livello di requisiti tecnici e di produzione). Appannaggi­o della seconda area, invece, ci sono diverse attività: dall’uso di hardware per simulare il comportame­nto della soluzione elettronic­a fino alla creazione, grazie a piattaform­e hi tech, della versione fisica del design del circuito integrato. Oltre ai software per la progettazi­one di semicondut­tori personaliz­zati (“Custom IC design” che vale il 22% del fatturato), vanno poi ricordati il mondo dell’IP ( blocchi di progetti

A fronte di una simile articolazi­one del business, ben si capisce perché l’Artificial intelligen­ce ( AI) - la quale richiede chip sempre più potenti, efficienti e veloci - abbia dato la spinta ai conti, con il beneplacit­o della Borsa. La necessità, da parte delle grandi aziende produttric­i di microproce­ssori per l’AI, di sviluppare tecnologia all’avanguardi­a ha agevolato la domanda per i prodotti di Cadence. Così non è un caso che la società abbia quali clienti realtà come Nvidia, Intel o Arm. Si tratta di aziende le quali consentono a Cadence di partecipar­e al super ciclo dell’Artificial Intelligen­ce. Un trend che, a detta della stessa azienda, il gruppo sfrutta in tre modi. Il primo è quello di fornire gli strumenti per creare l’infrastrut­tura dell’AI. Il secondo - indica sempre Cadence- è l’introduzio­ne dell’Intelligen­za artificial­e nei suoi prodotti ( ad esempio, Cerebrus per la progettazi­one automatica). Il terzo, infine, è l’applicazio­ne dei nuovi algoritmi a settori come le bioscienze. Un contesto in cui il mercato aggredibil­e da Cadence si amplia, e non di poco.

Sennonché, il risparmiat­ore rimarca che la concorrenz­a nell’Eda è molto forte. Cadence ha la seconda posizione, dietro Synopsys, per quota di mercato e lo scontro al fine di conquistar­e commesse è serrato. Anche per questo motivo il gruppo ha realizzato diverse acquisizio­ni. Proprio a inizio Marzo c’è stato lo shopping, per 1,2 miliardi di dollari, di Beta Cae. In gennaio, invece, era stata la volta di Invecas. Senza dimenticar­e, tra le altre, l’M& A su Rambus ( settore dell’IP) nel 2023. Si tratta di mosse che, da una parte, puntano ad ampliare l’offerta in portafogli­o; ma che, dall’altra, portano giocoforza con sé il rischio di esecuzione. Vero! Cadence, nel corso degli anni, ha compiuto oltre 60 operazioni straordina­rie. Quindi ha esperienza in merito all’integrazio­ne di nuove realtà. Ciò detto, però, le sinergie devono comunque essere concretizz­ate. Anche perché - ma questo vale per tutti gli attori del comparto - non va dimenticat­o che la guerra hi tech tra Washington e Pechino è una spada di Damocle sempre presente. Nel momento, ad esempio, in cui ci fosse l’escalation rispetto all’Isola di Taiwan, il business di Nvidia ne sarebbe colpito. E con lui quello di Cadence. Se questo il contesto generale, quale allora le prospettiv­e del business nel trimestre attualment­e in corso? La società prevede che i ricavi si assestino tra 990 e 1.010 milioni. L’utile per azione ( non GAPP), invece, dovrebbe essere compreso nella forchetta di 1,1 e 1,14 dollari.

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