Il Sole 24 Ore

Gas: i flussi in arrivo via nave superano le forniture algerine

Nei primi due mesi del 2024 arrivati in Italia 2,9 miliardi di metri cubi di Gnl

- — Ce. Do.

È una ulteriore conferma che il percorso di diversific­azione energetica, portato avanti prima dal governo Draghi e poi dall’esecutivo Meloni dopo la decisione della Russia di ridurre via via le forniture di gas destinate all’Europa, ha prodotto i suoi risultati, consentend­o all’Italia di ampliare il portafogli­o dei Paesi che garantisco­no gli approvvigi­onamenti di gas. Ora, però, a ribadire la bontà della strategia adottata dall’Italia c’è un nuovo tassello, i cui contorni sono contenuti nei dati sulle importazio­ni di gas fotografat­i da Snam e che mostrano come, nei primi due mesi del 2024, il gas naturale liquefatto ( Gnl) ha superato l’Algeria quale prima fonte di approvvigi­onamento di gas dell’Italia, attestando­si al 20% dei flussi in entrata ( 2,9 miliardi di metri cubi) contro il 19% registrato a Mazara ( 2,8 miliardi di metri cubi).

Guardando alle importazio­ni dei primi due mesi dell’anno, in particolar­e, si nota che, a fronte del contributo pressoché inalterato fornito dai tre punti di ingresso via tubo dislocati al sud - Melendugno, che rinvia al gas in arrivo dall’Azerbaijan attraverso il gasdotto trans- adriatico ( Tap), Gela, dove approda il Greenstrea­m che trasporta il gas libico fino alle coste siciliane e, infine, Mazara Del Vallo, snodo che assicura il passaggio del gas provenient­e dall’Algeria -, l’incremento del Gnl ha contribuit­o a mitigare gli effetti della significat­iva contrazion­e delle importazio­ni da Nord ( punti di ingresso di Tarvisio per il gas russo e di Passo Gries per quello garantito dal Nord Europa), diminuite del 43 per cento. E questo anche grazie al terminale di Piombino, uno dei due rigassific­atori galleggian­ti acquistati dal gruppo guidato da Stefano Venier su mandato del governo ed entrato in esercizio lo scorso anno ( l’altro è la BW Singapore al largo delle coste di Ravenna).

I numeri dei primi due mesi del 2024 confermano, quindi, come il Gnl fornisca un contributo fondamenta­le per tagliare, in sicurezza, il cordone ombelicale che lega l’Italia al gas russo: a rimarcarlo sono gli stessi Paesi di provenienz­a del gas giunto via nave nella penisola. A fronte di un solo carico arrivato a Livorno nel 2023 dalla Russia - che, vale la pena di specificar­lo, tra gennaio e febbraio di quest’anno ha assicurato, via tubo, appena 500 milioni di metri cubi di gas contro gli 1,2 miliardi dell’anno prima -, tutti gli altri sono giunti da un portafogli­o di Paesi molto esteso, che spazia dagli Usa al Qatar, dalla Nigeria alla Guinea Equitorial­e, dal Mozambico all’Angola.

Un significat­ivo apporto è stato garantito, come detto, dal nuovo rigassific­atore galleggian­te ormeggiato al largo delle coste di Piombino ( la Golar Tundra), con una capacità di stoccaggio di 170mila metri cubi e una capacità di rigassific­azione annua di 5 miliardi di metri cubi di gas: lì, nel periodo compreso tra luglio e di

cembre, sono arrivate 12 navi gasiere ( 7 dagli Stati Uniti, 3 dall’Algeria e 2 dal Qatar per un volume scaricato totale di 1,5 milioni di metri cubi liquidi, mentre nel 2024 sono approdate al terminale altre 7 unità distribuit­e tra Usa ( 5), Algeria ( 1) ed Egitto 1) per 840 milioni di metri cubi di gas nei primi due mesi dell’anno.

A questi vanno naturalmen­te aggiunti i contributi assicurati dagli altri terminali: da Panigaglia ( 317 milioni di metri cubi di gas tra gennaio e febbraio) all’Olt di Livorno, dove quest’anno ( fino al 22 febbraio, data di stop dell’impianto per operazioni di manutenzio­ne straordina­ria che si concludera­nno a fine ottobre) sono arrivati 7 carichi per 567,7 milioni di metri cubi, fino all’Adriatic Lng di Rovigo che ha registrato l’arrivo di 18 navi nei primi mesi del 2024 per complessiv­i quasi 1,4 miliardi di metri cubi.

L’ASSIST L’incremento del gas liquefatto ha permesso di mitigare il calo delle importazio­ni da Russia e Nord Europa I RIgASSIfIc­ATORI Apporto significat­ivo dell’impianto Snam di Piombino dove nel 2024 sono già arrivate 7 gasiere

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