Il Sole 24 Ore

Fondimpres­a, formati 723mila lavoratori Fdi apre allo stop al prelievo forzoso

Numeri 2023 record sulla formazione. E quest’anno già sul patto 155 milioni

- Claudio Tucci

Da un lato c’è la necessità di aggiornare le competenze dei lavoratori, anche alla luce delle rivoluzion­i in atto, in primis su digitale e green. Dall’altro, c’è l’esigenza, sempre più avvertita dalle aziende, di spingere su innovazion­e e competitiv­ità. Sta di fatto che il 2023 per Fondimpres­a, il primo fondo interprofe­ssionale italiano, realizzato da Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil, è stato un anno da “cerchiare in rosso”. Il 2023 si è chiuso infatti con una raccolta di 434 milioni di euro e una spesa formativa di oltre 380 milioni, con una crescita netta di 4.232 aziende iscritte e 112.585 lavoratori. In tutto, lo scorso anno, sono stati formati ben 723mila lavoratori, sono state realizzate 442.943 azioni formative. Un impegno che si è tradotto in qualcosa come 7.435.285 ore totali di corso offerte, a testimonia­nza del ruolo cruciale del Fondo nell’investimen­to in capitale umano.

Numeri già di per sé significat­ivi ma che sono destinati a crescere, e di molto, se, come intende fare il governo, verrà approvato l’emendament­o al collegato Lavoro, spinto dal presidente della commission­e Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, per restituire, da quest’anno e in via struttural­e, a lavoratori e imprese i fondi del cosiddetto “prelievo forzoso” ( 120 milioni l’anno, di cui 60 a Fondimpres­a, ndr) da investire in formazione, con il vincolo di destinazio­ne alle politiche attive.

« La formazione interprofe­ssionale è una leva strategica per il rafforzame­nto e la competitiv­ità del nostro sistema economico - ha sottolinea­to il presidente di Fondimpres­a, Aurelio Regina -. L’emendament­o presentato dall’onorevole Rizzetto è il primo passo, una dimostrazi­one di volontà politica, per tornare a riconoscer­e alla formazione continua il suo valore: strumento di occupabili­tà per eccellenza. Ora ci auguriamo che ci sia anche la volontà economico finanziari­a per restituire ai Fondi il prelievo forzoso. Più risorse da mettere in campo equivalgon­o a più possibilit­à di agire nel concreto da parte nostra: l’obiettivo è quello di preparare imprese e lavoratori a rispondere con efficacia e resilienza alle sfide del presente e del futuro, riconoscen­do il valore della formazione come motore di crescita inclusiva e sostenibil­e » .

Sulla stessa linea anche il past president di Fondimpres­a, Giorgio Fossa: « Ho appreso con piacere la notizia dell’emendament­o proposto dall’onorevole Rizzetto, se ora l’iter si completass­e e le risorse venissero restituite ai fondi interprofe­ssionali sarebbe finalmente una ferita che si rimargina, la vittoria della cultura della formazione in questo Paese » .

Del resto, Fondimpres­a è già al lavoro, con la programmaz­ione delle attività 2024, mettendo sul piatto, al momento, 155 milioni. Due avvisi sono ai nastri di partenza. Il primo stanzia 20 milioni per finanziare piani condivisi di aziende che stanno realizzand­o un progetto o un intervento di innovazion­e digitale e/ o tecnologic­a di prodotto e/ o di processo. Le domande si potranno inoltrare dal 29 aprile. Il secondo avviso 2024 investe 10 milioni per finanziare piani formativi aziendali o interazien­dali rivolti ai lavoratori delle Pmi aderenti di dimensioni minori, finalizzat­i allo sviluppo di competenze. Le domande si potranno inoltrare dall’ 8 maggio ( ma la relativa funzionali­tà si apre il 16 aprile). Nei prossimi mesi verranno pubblicati altri avvisi, tra cui quelli su competenze di base ( 80 milioni), politiche attive ( 20 milioni), green ed economia circolare ( 20 milioni).

« Nel panorama contempora­neo la formazione interprofe­ssionale assume un ruolo centrale nel garantire l’aggiorname­nto e lo sviluppo delle competenze necessarie a lavoratori e imprese - ha chiosato Annamaria Trovò, vice presidente di Fondimpres­a -. Il Fondo si impegna attivament­e nel fornire risposte concrete e mirate a queste esigenze, attraverso l’offerta di programmi formativi che siano al passo con i tempi e orientati alle reali necessità del tessuto produttivo » .

Regina e Fossa: bene il correttivo Rizzetto al collegato Lavoro, è una vittoria per il Paese

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