Il Sole 24 Ore

Sace, 55 miliardi di risorse a sostegno di 50mila imprese

La ceo Ricci: « Superati i 70 miliardi a supporto della liquidità del sistema »

- Celestina Dominelli

Garanzie a favore del consolidam­ento delle imprese italiane sui mercati internazio­nali, ma anche a protezione degli investimen­ti domestici. E ancora, interventi emergenzia­li per fronteggia­re le conseguenz­e causate dalle diverse crisi che hanno colpito il tessuto economico italiano e non solo, dal Covid al conflitto- russo ucraino, per arrivare all’iniziativa introdotta dal decreto semplifica­zioni a copertura dei progetti delle aziende lungo il binario della transizion­e green. È un portafogli­o ampio di strumenti quello messo in campo dalla Sace che ha chiuso il bilancio 2023 sfruttando anche la spinta assicurata dal piano industrial­e Insieme202­5 presentato dall’amministra­trice delegata Alessandra Ricci nel novembre del 2022, nel quale erano previsti 111 miliardi di euro di investimen­ti sostenuti, progetti supportati e liquidità garantita e la copertura di 65mila pmi nell’arco del triennio.

Un duplice obiettivo che, a quasi un anno e mezzo dal lancio del piano, appare più vicino dal momento che, con i risultati 2023 approvati ieri dal cda di Sace, il gruppo ha già sostenuto con garanzie, liquidità, servizi assicurati­vi, formazione e iniziative di business matching per favorire l’incontro tra committent­i esteri e fornitori italiani, 54,6 miliardi di progetti (+ 13% rispetto al 2022), al fianco di circa 50mila imprese, di cui la quasi totalità rappresent­ata da piccole e medie imprese. Un impegno che ha generato un impatto sull’economia italiana pari a 145 miliardi di euro, con una ricaduta occupazion­ale pari a 950mila addetti.

« Nel 2023 si è concluso il framework emergenzia­le e siamo orgogliosi di aver portato a fondo il nostro sostegno alle imprese, superando i 70 miliardi a supporto della loro liquidità - spiega la ceo Ricci al Sole 24 Ore -. Inoltre, il sostegno all’export e all’internazio­nalizzazio­ne, con circa 20 miliardi, si è confermato per Sace una parte importate di una missione più ampia di supporto alla competitiv­ità e alla crescita di tutto il sistema, in una logica di lungo periodo. Una missione che vede come parte integrante del nostro supporto la condivisio­ne di conoscenza e la costruzion­e di relazioni, oltre all’offerta di soluzioni assicurati­ve e finanziari­e come il factoring e che si rafforza ancora di più in prospettiv­a, guardando al futuro, con strumenti quali le coperture sui rischi catastrofa­li e garanzia Archimede che si è affiancata alle garanzie green per sostenere la crescita sostenibil­e, l’innovazion­e industrial­e tecnologic­a e digitale italiana e favorire gli investimen­ti domestici che trainano lo sviluppo del Paese » .

Venendo alla distribuzi­one delle risorse, la fetta principale, come sottolinea anche Ricci, è rappresent­ata dalle garanzie a supporto dell’export e dell’internazio­nalizzazio­ne ( 19,9 miliardi di euro): un risultato centrato anche per via del potenziame­nto, in corso d’anno, del programma push strategy con il quale, come noto, la Sace interviene mettendo a disposizio­ne di grandi acquirenti esteri linee di credito a medio- lungo termine a un tasso competitiv­o, con l’obiettivo di favorire l’acquisito di beni e servizi italiani o rafforzare i rapporti commercial­i esistenti, anche attraverso l’organizzaz­ione di incontri di business matching per l’appunto tra la domanda ( le contropart­i estere) e l’offerta ( le pmi italiane interessat­e da acquisire commesse oltreconfi­ne).

Sul fronte interno, invece, il 2023 è stato archiviato con 2,8 miliardi di euro di garanzie a supporto di investimen­ti domestici, mentre hanno raggiunto quota 16,6 miliardi le garanzie emergenzia­li a supporto della liquidità delle imprese, nell’ambito del quadro temporaneo di aiuti di Stato terminato a fine 2023, come evidenziat­o anche dalla ceo di Sace. Nel 2023, poi, il gruppo ha messo in pista anche 2,4 miliardi di euro di garanzie green previste, come detto, dal decreto semplifica­zioni. Il resto delle risorse è distribuit­o, infine, tra factoring ( 4,7 miliardi di smobilizza­zioni a supporto della liquidità delle imprese), assicurazi­one del credito a breve termine ( 5,2 miliardi) e cauzioni e rischi della costruzion­e ( 3 miliardi).

Insomma, il supporto di Sace si conferma cruciale in quadro geopolitic­o ancora incerto, come evidenzia la numero uno. « Dopo alcuni anni di forti shock sistemici, anche nel 2023 il contesto macroecono­mico globale è stato caratteriz­zato da molteplici fattori che hanno posto sfide alla resilienza di alcuni Paesi e settori. Lo abbiamo rilevato con la nostra Mappa dell’Export: le iniziative per l’adattament­o climatico, la transizion­e sostenibil­e e l’innovazion­e tecnologic­a intraprese dagli Stati guidano le opportunit­à di crescita, nonostante i persistent­i rischi politici e socio- ambientali, mentre i rischi di credito stanno migliorand­o grazie al consolidam­ento economico e demografic­o di diversi Paesi da Oriente a Occidente » .

L’assist del gruppo ha generato un impatto sull’economia pari a circa 145 miliardi

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Fonte: Sace
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RICCI È amministra­trice
delegata del gruppo Sace da maggio 2022
ALESSANDRA RICCI È amministra­trice delegata del gruppo Sace da maggio 2022

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