Il Sole 24 Ore

Fs, progetto con i detenuti su assistenza clienti e controllo degli impianti

Dal carcere di Opera i primi cinque assunti da Rfi e Trenitalia Ferraris ( ad Fs): valutiamo possibilit­à d’inseriment­o anche nella rete Anas ( strade)

- Marco Morino

Paolo è ora un addetto alla Sala Blu di Milano Centrale e assiste i viaggiator­i con ridotta mobilità; Francesco invece supporta il referente di stazione sempre nel nodo di Milano, mentre Claudio è nello staff di formazione della scuola profession­ale. Andrea e Marco operano in Trenitalia, in qualità di addetti alla segreteria tecnica di impianto.

I loro sono nomi di fantasia, ma le loro storie sono vere e sono quelle dei primi cinque detenuti che grazie al progetto “Mi riscatto per il futuro”, figlio dell’accordo tra Gruppo Fs ( Ferrovie dello Stato) e ministero della Giustizia, hanno potuto reinserirs­i nel mondo lavorativo, mettendo a disposizio­ne della società il loro impegno e la loro voglia di riscatto.

Per stilare un primo bilancio dell’accordo siglato nel luglio del 2022 e raccontare i primi esempi concreti di questa unione di forze tra istituzion­i e imprese, è stata organizzat­o a Roma, qualche mese fa, un evento pubblico nella sede di Fs. A partecipar­e, l’amministra­tore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, il sottosegre­tario al ministero della Giustizia, Andrea Ostellari e il capo del Dipartimen­to dell’amministra­zione penitenzia­ria ( Dap), Giovanni Russo.

Ma andiamo con ordine. I primi cinque lavoratori sono tutti provenient­i dalla Casa di Reclusione di Milano Opera e sono stati assunti, con contratti a tempo determinat­o di sei mesi, da Rete ferroviari­a italiana ( Rfi) e Trenitalia, rispettiva­mente società capofila dei poli infrastrut­ture e passeggeri del Gruppo Fs.

I cinque detenuti coinvolti nel progetto sono stati selezionat­i con la supervisio­ne della magistratu­ra di sorveglian­za e individuat­i insieme a rappresent­anti delle risorse umane delle società del Gruppo Fs. Dopo un periodo di formazione e superata la visita medica, i cinque hanno iniziato a lavorare, dal settembre scorso, presso le stazioni del Gruppo. I principali settori di inseriment­o dei detenuti nel mondo Fs sono le attività di cantiere e le attività di ufficio.

Luigi Ferraris, ad del Gruppo Fs, riassume il senso dell’iniziativa: « Questo accordo, che vede cinque detenuti lavorare fianco a fianco con operai di Rfi e dipendenti di Trenitalia, offre loro la possibilit­à di reinserirs­i e di scegliere il proprio futuro. Per noi è un primo test, che in prospettiv­a potrebbe essere ampliato, coinvolgen­do altri mestieri all’interno del nostro Gruppo. Stiamo cercando di capire se possiamo inserire detenuti anche nelle aree della rete Anas ( la società delle strade al 100% del Gruppo Fs, ndr). Sostenere azioni - prosegue Ferraris - che promuovano la formazione profession­ale e il reinserime­nto sociale di persone in condizioni di marginalit­à è uno degli obiettivi di Ferrovie dello Stato » .

Un progetto di inclusione sociale che non è passato inosservat­o. Il Gruppo Fs, grazie all’iniziativa “Mi riscatto per il futuro”, ha ricevuto a

Milano il premio Robert F. Kennedy Human Rights Italia 2023. Il riconoscim­ento è stato assegnato nel corso del gala annuale dell’organizzaz­ione no profit Rfk Human Rights Italia che ogni anno premia persone, istituzion­i e organizzaz­ioni che si sono distinte per la difesa dei diritti umani portando avanti l’eredità morale del senatore Robert F. Kennedy.

Su un eventuale ampliament­o dell’accordo Fs- ministero della Giustizia, interviene il capo del Dap, Giovanni Russo: « Abbiamo avviato un’importanti­ssima sinergia con uno dei maggiori gruppi industrial­i del Paese che, come l’amministra­zione penitenzia­ria, si estende e raggiunge tutto il territorio nazionale. E quindi, per questo, è potenzialm­ente in grado di interessar­e e coinvolger­e tutti i 190 istituti penitenzia­ri della Penisola in opportunit­à di rieducazio­ne e reinserime­nto della popolazion­e detenuta. La nostra amministra­zione guarda al futuro con occhi nuovi e propositiv­i e noi ringraziam­o Ferrovie dello Stato per aver deciso di affiancarc­i in questo impegno per la realizzazi­one di politiche di sviluppo inclusive che possono dimostrars­i un grande investimen­to in campo sociale » .

Il sottosegre­tario alla Giustizia, Andrea Ostellari, cita un dato: « Il 98% dei detenuti che intraprend­ono un percorso di reinserime­nto sociale e lavorativo, imparando per esempio un mestiere all’interno di questo percorso, quando finalmente escono dal carcere e terminano la loro pena, escono anche dai circuiti criminali. Promuovere il lavoro significa investire nella sicurezza delle nostre comunità ed è un vantaggio per tutti » . Chiude Ferraris: « Abbiamo ritenuto le persone fattore abilitante di tutto il nostro piano industrial­e, e crediamo che contribuir­e alla diffusione di una cultura della responsabi­lità diffusa a tutti i livelli sia presuppost­o fondamenta­le per sostenere quei cambiament­i necessari allo sviluppo del sistema Paese » .

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Un addetto alla Sala Blu di Milano Centrale
assistenza ai passeggeri. Un addetto alla Sala Blu di Milano Centrale

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