Il Sole 24 Ore

Ubs, parte un nuovo piano di buy back da 2 miliardi di dollari

L’istituto rafforza la remunerazi­one per gli azionisti

- Lino Terlizzi LUGANO

Mentre procede con l’integrazio­ne dell’acquisito Credit Suisse, Ubs annuncia un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie e rafforza quindi la remunerazi­one per gli azionisti. La maggior banca svizzera aveva già espresso nei mesi scorsi la volontà di andare in questa direzione – attraverso sia l’aumento del dividendo sia appunto il buyback - ed ora sono ci sono i dettagli del piano, che arriva dopo il riacquisto già attuato negli anni scorsi. L’istituto rossocroci­ato intende ora riacquista­re sue azioni per 2 miliardi di dollari ( circa 1,86 miliardi di euro al cambio attuale), di qui al 2026.

Questo nuovo programma riguarda 64,1 milioni di azioni nominative, pari all’ 1,85% del capitale azionario della banca, sulla base del prezzo di chiusura alla Borsa svizzera e del tasso di cambio dollaro- franco del 27 marzo scorso. I titoli oggetto del piano saranno riacquista­ti su una linea separata di negoziazio­ne e annullate attraverso una riduzione del capitale dell’istituto. La decisione su questa riduzione sarà presa nelle prossime assemblee generali.

Con il precedente programma del 2022 Ubs aveva riacquista­to oltre 298 milioni di azioni nominative, per un valore di 5,2 miliardi di dollari, pari all’ 8,62% del capitale azionario. Poco più di 178 milioni di azioni sono state utilizzate dalla Ubs per acquisire il Credit Suisse. L’annullamen­to dei restanti circa 120 milioni di titoli riacquista­ti sarà pure deciso durante l’assemblea annuale degli azionisti.

Ubs ha acquisito l’anno scorso il Credit Suisse, seconda banca elvetica per dimensioni, che era caduto in crisi. Il prezzo è stato di 3 miliardi di franchi. L’accordo aveva come base il rapporto di 1 azione Ubs per 22,48 azioni Credit Suisse. L’integrazio­ne di quest’ultimo sta procedendo con gradualità, anche attraverso tagli a strutture e organici. Nell’ultimo trimestre del 2023 Ubs ha registrato una perdita netta di 279 milioni di dollari, mentre per l’intero anno ha realizzato un utile netto di 27,8 miliardi di dollari ( cifra rivista). Questo maxi profitto è legato però all’effetto contabile della differenza tra valore delle attività del Credit Suisse e prezzo di acquisto. Non tenendo conto di questo effetto, il risultato 2023 del gruppo è in marcata diminuzion­e. Il ceo di Ubs, Sergio Ermotti, ha affermato che con l’integrazio­ne del Cs era inevitabil­e un rallentame­nto, ma ha anche ribadito che questa acquisizio­ne permetterà di rafforzare nei prossimi anni la leadership di Ubs.

Dopo l’annuncio dei dettagli del nuovo riacquisto di azioni, a Zurigo il titolo Ubs è andato dapprima al rialzo per poi chiudere a 27,73 franchi, con un leggero ribasso dello 0,04%, in una seduta in cui l’indice elvetico Smi ha terminato a - 1,15%.

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