Il Sole 24 Ore

Per orientare i giovani al lavoro

Oggi prima tappa a Napoli del progetto promosso dai consulenti del lavoro

- Andrea Carli

Orientare al lavoro i giovani attraverso la formazione per far incontrare la richiesta delle aziende con le loro esigenze e ridurre il mismatch tra chi offre un impiego e chi lo cerca. Anche sensibiliz­zandoli a temi fondamenta­li quali, ad esempio, la sicurezza sul lavoro.

È questo uno degli obiettivi del tour itinerante “Il Lavoro viaggia con noi”. L’iniziativa viene promossa dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro in collaboraz­ione, tra gli altri, con i Consigli provincial­i dell’Ordine e dell’Associazio­ne nazionale giovani consulenti del lavoro.

Sono 19 le tappe del tour sul territorio che attraverse­rà l’Italia, con partenza oggi da Napoli in piazza Dante. Il percorso terminerà il 6 maggio a Messina. Il filo che collegherà ogni tappa sarà quello che passa attraverso la sensibiliz­zazione dei ragazzi ai valori della legalità e della sicurezza sul lavoro. I giovani avran

Diciannove date sul territorio nazionale per cercare di ridurre il mismatch tra domanda e offerta

no la possibilit­à di mettersi alla prova con “GenL”, un videogame ideato dalla categoria nel 2019 per educare e promuovere il lavoro etico, cimentando­si in sfide virtuali che, ad oggi, hanno coinvolto oltre 140mila studenti.

I giovani avranno anche la possibilit­à di conoscere le strade da percorrere per svolgere la profession­e che risulta di loro interesse. A cominciare dalle informazio­ni da inserire nel curriculum vitae o da come affrontare un colloquio. I ragazzi potranno sperimenta­re “Sorprendo”, una piattaform­a tecnologic­a che li aiuterà a individuar­e i propri punti di forza e, di conseguenz­a, l’ambito lavorativo nel quale giocare con maggior possibilit­à di successo le proprie carte.

Secondo Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, « stiamo all’interno di un nuovo modello organizzat­ivo. Non tutte le componenti che operano nel lavoro sono pronte ad affrontare questo cambio culturale » . La formazione è uno dei principali terreni in cui si gioca la partita. « Oggi le aziende non trovano manodopera perché non la trovano con le caratteris­tiche che cercano. L’obiettivo è creare nei giovani quell’humus di sicurezza, di formazione che possono creare i presuppost­i per la creazione di nuovi rapporti di lavoro » .

« Avremo degli stand all’interno delle piazze. Ci sarà un collegamen­to con le scuole e le università del singolo sito » spiega Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione consulenti per il lavoro.

Primo firmatario di un Ddl che rende obbligator­io l’insegnamen­to della cultura della sicurezza sul lavoro nelle scuole, l’onorevole Walter Rizzetto ha ricordato che « abbiamo perso delle occasioni negli ultimi anni. All’interno di un mercato del lavoro che cambia, in maniera repentina, la formazione deve essere continua, certificat­a. La formazione diventa determinan­te. Una persona deve essere formata » .

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