Lega- Russia Unita, l’accordo sui valori che il Carroccio considera superato
Il documento, con proroga automatica, firmato a Mosca il 6 marzo 2017
La mozione di sfiducia presentata da Azione ( e votata senza successo da tutti i partiti di opposizione) contro il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini aveva nel mirino i rapporti della Lega con Russia Unita ( il partito di Vladimir Putin) suggellati da un accordo di collaborazione siglato nel 2017. Non è bastata la nota della Lega nella quale due giorni fa il Carroccio ha sostenuto che « dopo l’invasione dell’Ucraina i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore » a convincere il partito di Carlo Calenda a ritirare la mozione. Per farlo, quest’ultimo chiedeva una prova scritta della disdetta dell’accordo. Tanto più che il capogruppo di Azione alla Camera Matteo Richetti ( primo firmatario) ha ribadito che « quell’accordo contiene una clausola automatica di rinnovo » .
Ma come nasce e cosa contiene l’intesa tra la Lega e Russia Unita? Il primo tassello risale all’ottobre 2014 quando i due partiti concordarono la predisposizione di un accordo programmatico. Erano i tempi in cui la Lega era schierata contro le sanzioni alla Russia in seguito all’annessione della Crimea. « L’accordo con Russia Unita è un altro importante tassello di un’alleanza europea tra partiti che condividono le stesse idee identitarie » dichiarava ai tempi Salvini.
La sigla vera e propria dell’accordo di « cooperazione e collaborazione » risale al 6 marzo 2017. Il documento fu firmato a Mosca nella sede del Comitato esecutivo del partito di governo russo da Salvini e dal vice segretario generale del Consiglio per le Relazioni internazionali di Russia Unita, Serghiei Zhelezniak. L’intesa prevedeva che le parti si sarebbero consultate e si sarebbero scambiate « informazioni sui temi di attualità, sulle relazioni internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico » . Ci saranno - si legge nel documento - « scambi regolari di delegazioni di partiti a vari livelli » , « seminari bilaterali e multilaterali, convegni e tavole rotonde sui temi più attuali delle relazioni russo- italiane » . Salvini all’epoca sottolineava come si trattasse del primo accordo « così dettagliato e di questo livello » che il Carroccio siglava con un partito straniero: « Neppure con il Front National » lo abbiamo « formalizzato così » , era la chiosa finale su un accordo di durata quinquennale, ma
con un’automatica proroga in assenza di un’esplicita comunicazione delle
parti. In mancanza di una notifica di cessazione resa pubblica dal Carroccio, l’accordo sarebbe stato dunque rinnovato il 6 marzo 2022, di fatto dopo l’invasione dell’Ucraina. Anche se il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia, ha ribadito che « l’accordo è venuto meno nel momento in cui si sono rotti i rapporti internazionali tra i Paesi » con l’attacco all’Ucraina. E che nell’ultimo punto « lo stesso accordo prevedeva che non era legalmente vincolante, quindi non vale la ricevuta di ritorno » .
Va ricordato peraltro che nel novembre 2018, fu anche l’ala giovanile della Lega a firmare un accordo di collaborazione con la Giovane Guardia di Russia Unita. A Mosca - fece sapere l’agenzia di stampa Tass - si è recata una delegazione di giovani leghisti con a capo il parlamentare Andrea Crippa. « La nostra interazione - recitava la dichiarazione del ramo giovanile della Lega - si basa sui comuni valori culturali che condividiamo, come il mantenimento dell’identità europea e delle tradizioni di fronte alla globalizzazione » . All’organizzazione del viaggio contribuì l’associazione culturale Lombardia- Russia guidata da Gianluca Savoini il quale curava all’epoca i rapporti tra Lega e Federazione Russa.
‘ Al centro dell’intesa lo scambio di
« informazioni sui temi di attualità e sulle relazioni internazionali »