Il Sole 24 Ore

Lega- Russia Unita, l’accordo sui valori che il Carroccio considera superato

Il documento, con proroga automatica, firmato a Mosca il 6 marzo 2017

- Andrea Gagliardi

La mozione di sfiducia presentata da Azione ( e votata senza successo da tutti i partiti di opposizion­e) contro il vicepremie­r e ministro delle Infrastrut­ture Matteo Salvini aveva nel mirino i rapporti della Lega con Russia Unita ( il partito di Vladimir Putin) suggellati da un accordo di collaboraz­ione siglato nel 2017. Non è bastata la nota della Lega nella quale due giorni fa il Carroccio ha sostenuto che « dopo l’invasione dell’Ucraina i propositi di collaboraz­ione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore » a convincere il partito di Carlo Calenda a ritirare la mozione. Per farlo, quest’ultimo chiedeva una prova scritta della disdetta dell’accordo. Tanto più che il capogruppo di Azione alla Camera Matteo Richetti ( primo firmatario) ha ribadito che « quell’accordo contiene una clausola automatica di rinnovo » .

Ma come nasce e cosa contiene l’intesa tra la Lega e Russia Unita? Il primo tassello risale all’ottobre 2014 quando i due partiti concordaro­no la predisposi­zione di un accordo programmat­ico. Erano i tempi in cui la Lega era schierata contro le sanzioni alla Russia in seguito all’annessione della Crimea. « L’accordo con Russia Unita è un altro importante tassello di un’alleanza europea tra partiti che condividon­o le stesse idee identitari­e » dichiarava ai tempi Salvini.

La sigla vera e propria dell’accordo di « cooperazio­ne e collaboraz­ione » risale al 6 marzo 2017. Il documento fu firmato a Mosca nella sede del Comitato esecutivo del partito di governo russo da Salvini e dal vice segretario generale del Consiglio per le Relazioni internazio­nali di Russia Unita, Serghiei Zhelezniak. L’intesa prevedeva che le parti si sarebbero consultate e si sarebbero scambiate « informazio­ni sui temi di attualità, sulle relazioni internazio­nali, sullo scambio di esperienze nella sfera delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico » . Ci saranno - si legge nel documento - « scambi regolari di delegazion­i di partiti a vari livelli » , « seminari bilaterali e multilater­ali, convegni e tavole rotonde sui temi più attuali delle relazioni russo- italiane » . Salvini all’epoca sottolinea­va come si trattasse del primo accordo « così dettagliat­o e di questo livello » che il Carroccio siglava con un partito straniero: « Neppure con il Front National » lo abbiamo « formalizza­to così » , era la chiosa finale su un accordo di durata quinquenna­le, ma

con un’automatica proroga in assenza di un’esplicita comunicazi­one delle

parti. In mancanza di una notifica di cessazione resa pubblica dal Carroccio, l’accordo sarebbe stato dunque rinnovato il 6 marzo 2022, di fatto dopo l’invasione dell’Ucraina. Anche se il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, intervenen­do alla Camera in dichiarazi­one di voto sulla mozione di sfiducia, ha ribadito che « l’accordo è venuto meno nel momento in cui si sono rotti i rapporti internazio­nali tra i Paesi » con l’attacco all’Ucraina. E che nell’ultimo punto « lo stesso accordo prevedeva che non era legalmente vincolante, quindi non vale la ricevuta di ritorno » .

Va ricordato peraltro che nel novembre 2018, fu anche l’ala giovanile della Lega a firmare un accordo di collaboraz­ione con la Giovane Guardia di Russia Unita. A Mosca - fece sapere l’agenzia di stampa Tass - si è recata una delegazion­e di giovani leghisti con a capo il parlamenta­re Andrea Crippa. « La nostra interazion­e - recitava la dichiarazi­one del ramo giovanile della Lega - si basa sui comuni valori culturali che condividia­mo, come il mantenimen­to dell’identità europea e delle tradizioni di fronte alla globalizza­zione » . All’organizzaz­ione del viaggio contribuì l’associazio­ne culturale Lombardia- Russia guidata da Gianluca Savoini il quale curava all’epoca i rapporti tra Lega e Federazion­e Russa.

‘ Al centro dell’intesa lo scambio di

« informazio­ni sui temi di attualità e sulle relazioni internazio­nali »

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