Tesla vuole aprire una fabbrica nel Gujarat da 3 miliardi di dollari
Musk in cerca di un sito per diversificare la produzione di auto elettriche in Asia
Entro la fine di aprile Tesla invierà una squadra in India per individuare lo Stato in cui impiantare uno stabilimento per produrre auto elettriche. Secondo il sito web del « Financial Times » , che per primo ha dato la notizia, l’investimento oscillerebbe tra 2 e 3 miliardi di dollari.
Gli Stati in gara sono il Tamil Nadu a sud, il Maharashtra e il Gujarat nell’ovest e l’Haryana nel nord, anche se quest’ultimo – dato che nei piani di Tesla una parte della produzione dovrebbe prendere la via dell’estero – sembra partire svantaggiato per la distanza dai porti.
In Tamil Nadu e in Maharashtra ci sono alcuni dei principali distretti automobilistici dell’India, mentre il Gujarat da alcuni anni sta cercando di stimolare la nascita di un’industria locale dell’automotive. A farne un contendente credibile è il fatto di essere uno degli Stati più business friendly del Paese, oltreché quello in cui è nato e ha costruito le due fortune politiche il primo ministro indiano Narendra Modi.
Proprio Modi sta giocando un ruolo cruciale nello sbarco in India di Tesla. Il premier è a caccia di uno storico terzo mandato nelle elezioni in programma a partire dal prossimo 19 aprile e una parte del suoapsuo appeal sul ceto medio e imprenditoriale del Paese è legato proprio alla capacità di attirare investimenti esteri fortemente simbolici.
I fornitori di Apple che hanno impiantato delle linee nel sud del Paese, stanno consentendo all’India di associare il proprio settore manifatturiero, storicamente meno sviluppato di quello dei servizi, a un marchio come quello di Cupertino. Un altro caso è il progetto di far sorgere nel solito Gujarat un distretto per la produzione di microprocessori. In entrambi casi New Delhi ha concesso generosi incentivi alle imprese.
‘ Il Gujarat, lo Stato di Modi favorito per il maxi investimento grazie ai generosi sgravi tariffari
Lo sbarco di Tesla conferma anche la tendenza a concedere sgravi tariffari in cambio di investimenti in grado di incidere sui bassissimi tassi di occupazione dei giovani indiani. È successo con il Paesi dell’Efta ( Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e succederà anche con i produttori di auto elettriche che vedranno scendere i dazi su alcune migliaia di veicoli di fascia alta in cambio della promessa di produrne localmente di più a buon mercato. Nel caso di Tesla si tratterà di una macchina non ancora sul mercato nota come Model 2 che non dovrebbe costare più di 30mila dollari e venire esportata in Asia, Africa, Golfo e alcuni Paesi europei.