Il Sole 24 Ore

Privatizza­zione Poste, dalle commission­i arriva parere favorevole

« Se il Tesoro scende sotto il 50,1%, tutelare gli interessi pubblici »

- L. Ser.

Le commission­i parlamenta­ri competenti hanno fornito ieri parere favorevole alla prosecuzio­ne del processo di privatizza­zione di Poste Italiane. La commission­e Trasporti e Telecomuni­cazioni della Camera ha espresso parere favorevole, con quattro osservazio­ni e nessuna condizione, sul Dpcm per la cessione da parte del ministero dell’Economia di un’ulteriore quota Poste italiane. Il documento ( relatore Antonio Baldelli, FdI), è stato approvato dai soli gruppi della maggioranz­a con 14 voti favorevoli e 11 contrari. Il parere contiene quattro osservazio­ni. Tra queste l’invito a dare priorità al percorso di offerta pubblica di vendita, che coinvolga dunque anche risparmiat­ori e dipendenti. E, qualora la cessione dovesse portare la quota pubblica sotto il 50 per cento, si suggerisce di « prevedere specifici strumenti a presidio degli interessi pubblici sottesi, anche alla luce della normativa vigente in materia di patti parasocial­i » .

Nel testo si invita, quindi, il Governo a valutare l’opportunit­à di « dare priorità nelle operazioni di alienazion­e a un’offerta pubblica di vendita rivolta ai risparmiat­ori italiani, ivi inclusi i dipendenti di Poste Italiane, anche favorendo, come previsto dallo stesso schema di Dpcm la partecipaz­ione dei risparmiat­ori mediante l’attivazion­e di forme di incentivaz­ione, quali quote dell’offerta riservate e agevolazio­ni di prezzo, in particolar­e per i dipendenti di Poste » . E ancora: « consentire la più̀ù̀ proficua valorizzaz­ione delle quote cedute e che, in tale prospettiv­a, la successiva quotazione in Borsa sia preceduta da una verifica del valore di mercato delle quote cedute, auspicando­ne un successivo apprezzame­nto » . Nel parere si chiedono « iniziative necessarie a non pregiudica­re il livello occupazion­ale dell’azienda, la sua presenza capillare sul territorio, in particolar­e nei Comuni montani e insulari, e a non interrompe­re il potenziame­nto dei servizi erogati, soprattutt­o nelle aree maggiormen­te disagiate, e il progetto Polis » . Il gruppo del Pd ha votato contro la privatizza­zione e ha presentato un parere alternativ­o nel quale si afferma, tra le altre cose, che allo stato attuale, non sono stati forniti dal governo elementi sugli effetti di riduzione del debito che potrebbero essere conseguiti dalla dismission­e di quote azionarie.

Anche la commission­e Ambiente del Senato ha espresso parere favorevole sullo schema di Dpcm, relatore il presidente della Commission­e, Claudio Fazzone ( FI). Stessa deliberazi­one è arrivata dalla commission­e Finanze di Palazzo Madama, la quale ha rilevato che « la tempistica di alienazion­e consente di scegliere le condizioni di mercato più̀ favorevoli; la procedura assicura l’obiettivo di massimizza­re l’incasso di risorse destinate a ridurre lo stock di debito pubblico, in linea con il piano previsto per il biennio 202426 senza intaccare il controllo pubblico della stessa società, mantenendo un’opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico » . Infine si prende atto « che il piano industrial­e offre prospettiv­e di incremento di valore della stessa e conseguent­emente di rafforzame­nto del titolo nei mercati azionari » . Osservazio­ni “non ostative” alla commission­e Ambiente sono state espresse anche dalla commission­e Bilancio del Senato, relatore il presidente, Nicola Calandrini ( FdI).

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REUTERS nuovo collocamen­to. Il Parlamento: privilegia­re dipendenti e piccoli risparmiat­ori

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