Il Sole 24 Ore

La scadenza interessa le aziende che sono state certificat­e nel 2023 Bonus parità di genere, domanda entro aprile

- Barbara Massara

Il 30 aprile scade il termine per la presentazi­one della domanda all’Inps per fruire dell’esonero contributi­vo da parte delle aziende che, nel 2023, hanno conseguito la certificaz­ione della parità di genere.

L’esonero, introdotto dall’articolo 5, commi 1- 2, della legge 162/ 2021 e attuato con il Dm 20 ottobre 2022, quale incentivo e misura premiale per le aziende che concludono il processo di certificaz­ione, consente un risparmio pari all’ 1% della contribuzi­one datoriale ( al netto dei soliti piccoli contributi non esonerabil­i per natura) nel limite massimo di 50mila euro per anno ( 150mila euro complessiv­i per le certificaz­ioni di durata triennale) e 4.166,66 euro al mese.

Le istruzioni di compilazio­ne e trasmissio­ne della domanda per le aziende certificat­esi nel 2023 sono state illustrate dall’Inps con

‘ Esonero contributi­vo pari all’ 1% dei contributi dovuti, con un massimo di 50mila euro per impresa

il messaggio 4614/ 2023, che sostanzial­mente ricalca quelle contenute nella circolare 137/ 2022 destinata alle aziende certificat­e nel 2022. Queste ultime non dovranno presentare una nuova istanza, in quanto quella trasmessa lo scorso anno copre l’intero periodo di validità della certificaz­ione ( di solito triennale), salvo revoche o rinunce da comunicare.

Le aziende che si sono certificat­e nel 2023 sono tenute a presentare l’istanza online all’interno del Portale delle agevolazio­ni ( ex DiResCo) entro il 30 aprile, termine entro il quale possono anche annullare e ritrasmett­ere nuove istanze sostitutiv­e.

Occorre utilizzare il modulo online denominato “SGRAVIO PAR_ GEN_ 2023”. I pochi dati da indicare nel modello ( retribuzio­ne media mensile globale, forza aziendale media, aliquota media contributi­va complessiv­a a carico del datore di lavoro), tutti riferiti al periodo di validità della certificaz­ione ( di solito triennale), sono delle stime che servono all’Inps per verificare la capienza dei fondi stanziati ( 50 milioni per ciascun anno).

Per quanto concerne il dato retributiv­o medio mensile, le aziende devono fare attenzione a riferire lo stesso a tutto il personale stimato nel periodo di validità della certificaz­ione, così come specificat­o dall’Inps con il messaggio 1269/ 2023.

Nel modello occorre riportare i dati identifica­tivi della certificaz­ione ricevuta e cioè il periodo di validità della stessa, il nome dell’organismo accreditat­o che l’ha rilasciata, il codice alfanumeri­co identifica­tivo del documento.

Dopo il 30 aprile, l’Inps effettuerà l’istruttori­a a seguito della quale accoglierà le domande, eventualme­nte riproporzi­onando la misura dell’esonero qualora le richieste risultasse­ro eccedenti rispetto ai fondi stanziati. Ai fini del recupero in uniemens dell’esonero spettante, l’Inps attribuirà ai datori di lavoro il codice di autorizzaz­ione 4R.

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