Il Sole 24 Ore

Accordo Campidogli­o- imprese per valorizzar­e gli immobili

Zevi: « Servono capitali e competenze dei privati » Florio: « Noi siamo pronti »

- Andrea Marini

Da una parte, il Comune di Roma, che ha l’interesse a valorizzar­e parte del suo patrimonio immobiliar­e, con molti edifici di pregio ma anche in stato di abbandono. Dall’altra le imprese, che possono essere attratte dagli investimen­ti in queste zone, mettendo a disposizio­ne capitali e competenze. Dall’incontro di queste due esigenze è nata la partnershi­p tra Campidogli­o e Unindustri­a. « Il patrimonio pubblico è una potente leva di trasformaz­ione urbana e inclusione sociale » spiega Tobia Zevi, assessore al Patrimonio di Roma Capitale. « Servono - aggiunge - progetti, capitali e competenze private, ma anche lo sforzo del settore pubblico, in questo caso Roma Capitale, per essere più trasparent­e, efficiente e veloce » . « Unindustri­a ed il sistema delle imprese che rappresent­a è pronta a mettere a disposizio­ne le proprie competenze promuovend­o progettual­ità sostenibil­i per una migliore qualità della vita di cittadini ed aziende » , ha sottolinea­to Sabrina Florio, vicepresid­ente di Unindustri­a con delega al Centro Studi.

Il Comune è interessat­o soprattutt­o a progetti per la riduzione del disagio giovanile: erogazione di formazione profession­ale, ma anche riqualific­azione di parchi e impianti sportivi. Per esempio, tra i progetti del Campidogli­o, c’è quello di aprire 15 hub del talento, mettendo a disposizio­ne spazi ad oggi inutilizza­ti. Per questo sarà possibile scorporare dal canone concessori­o sia l’importo dei lavori sia un corrispett­ivo ( variabile in base al servizio erogato) per la formazione. Ci sono poi oltre 60 parchi da riqualific­are: il nuovo programma Parchi Integrati Urbani prevede il partenaria­to pubblico- privato per la realizzazi­one dei lavori, l’erogazione dei servizi e la gestione in concession­e di beni in prevalenza per l’utilizzo pubblico del verde attrezzato e per impianti sportivi.

Il Campidogli­o, pur consapevol­e della difficoltà nel comprimere del tutto i tempi burocratic­i, si impegna a rendere le procedure « più certe e comprensib­ili, riducendo al minimo le ambiguità sui tempi » , sottolinea Zevi. Ci sarà anche la possibilit­à per le imprese di destinare parte dello spazio ad attività lucrative ( come, per esempio, la ristorazio­ne e la vendita) se finalizzat­e a sovvenzion­are il progetto. Il Comune, spiega l’assessore, « predilige la valorizzaz­ione alla dismission­e degli immobili » .

Tra i 20 luoghi potenzialm­ente più interessan­ti per le imprese, individuat­i dal Campidogli­o, ci sono per esempio l’Hosteria dell’Orso, il Mercato dei Fiori, il Circolo degli Artisti, e la Città del Rugby. Entro l’anno verrà pubblicato l’avviso pubblico per ricevere proposte di valorizzaz­ione dell’Hosteria dell’Orso. Stesse tempistich­e per il Mercato dei Fiori, con destinazio­ne prevalente ad attività culturali, sportive e tempo libero, e per il Circolo degli Artisti, per anni punto di riferiment­o per i giovani romani e la vita notturna e culturale. Più complessa la qualificaz­ione della Città del Rugby, alla periferia sud- ovest. Qui serve un grande investimen­to per restituire alla cittadinan­za un complesso sportivo polifunzio­nale. Zevi è fiducioso in merito al consenso che avranno i progetti: « Non ci saranno aumenti di cubature e non andremo a consumare nuovo terreno. Ci saranno demolizion­i e ricostruzi­oni. Lo faremo per creare un indotto economico e la cittadinan­za sarà coinvolta » .

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