Accordo Campidoglio- imprese per valorizzare gli immobili
Zevi: « Servono capitali e competenze dei privati » Florio: « Noi siamo pronti »
Da una parte, il Comune di Roma, che ha l’interesse a valorizzare parte del suo patrimonio immobiliare, con molti edifici di pregio ma anche in stato di abbandono. Dall’altra le imprese, che possono essere attratte dagli investimenti in queste zone, mettendo a disposizione capitali e competenze. Dall’incontro di queste due esigenze è nata la partnership tra Campidoglio e Unindustria. « Il patrimonio pubblico è una potente leva di trasformazione urbana e inclusione sociale » spiega Tobia Zevi, assessore al Patrimonio di Roma Capitale. « Servono - aggiunge - progetti, capitali e competenze private, ma anche lo sforzo del settore pubblico, in questo caso Roma Capitale, per essere più trasparente, efficiente e veloce » . « Unindustria ed il sistema delle imprese che rappresenta è pronta a mettere a disposizione le proprie competenze promuovendo progettualità sostenibili per una migliore qualità della vita di cittadini ed aziende » , ha sottolineato Sabrina Florio, vicepresidente di Unindustria con delega al Centro Studi.
Il Comune è interessato soprattutto a progetti per la riduzione del disagio giovanile: erogazione di formazione professionale, ma anche riqualificazione di parchi e impianti sportivi. Per esempio, tra i progetti del Campidoglio, c’è quello di aprire 15 hub del talento, mettendo a disposizione spazi ad oggi inutilizzati. Per questo sarà possibile scorporare dal canone concessorio sia l’importo dei lavori sia un corrispettivo ( variabile in base al servizio erogato) per la formazione. Ci sono poi oltre 60 parchi da riqualificare: il nuovo programma Parchi Integrati Urbani prevede il partenariato pubblico- privato per la realizzazione dei lavori, l’erogazione dei servizi e la gestione in concessione di beni in prevalenza per l’utilizzo pubblico del verde attrezzato e per impianti sportivi.
Il Campidoglio, pur consapevole della difficoltà nel comprimere del tutto i tempi burocratici, si impegna a rendere le procedure « più certe e comprensibili, riducendo al minimo le ambiguità sui tempi » , sottolinea Zevi. Ci sarà anche la possibilità per le imprese di destinare parte dello spazio ad attività lucrative ( come, per esempio, la ristorazione e la vendita) se finalizzate a sovvenzionare il progetto. Il Comune, spiega l’assessore, « predilige la valorizzazione alla dismissione degli immobili » .
Tra i 20 luoghi potenzialmente più interessanti per le imprese, individuati dal Campidoglio, ci sono per esempio l’Hosteria dell’Orso, il Mercato dei Fiori, il Circolo degli Artisti, e la Città del Rugby. Entro l’anno verrà pubblicato l’avviso pubblico per ricevere proposte di valorizzazione dell’Hosteria dell’Orso. Stesse tempistiche per il Mercato dei Fiori, con destinazione prevalente ad attività culturali, sportive e tempo libero, e per il Circolo degli Artisti, per anni punto di riferimento per i giovani romani e la vita notturna e culturale. Più complessa la qualificazione della Città del Rugby, alla periferia sud- ovest. Qui serve un grande investimento per restituire alla cittadinanza un complesso sportivo polifunzionale. Zevi è fiducioso in merito al consenso che avranno i progetti: « Non ci saranno aumenti di cubature e non andremo a consumare nuovo terreno. Ci saranno demolizioni e ricostruzioni. Lo faremo per creare un indotto economico e la cittadinanza sarà coinvolta » .