Pinalli elimina la plastica dal packaging per l’e- commerce
Pinalli accelera sulla sostenibilità eliminando completamente la plastica dal packaging delle spedizioni dei prodotti venduti tramite ecommerce.
Nelle scorse settimane è infatti entrato a regime il programma di sostituzione del nastro adesivo in polipropilene grigio, tradizionalmente usato per gli acquisti online, con un nastro in carta gommata avana con colla di origine naturale. L’azienda ha anche abbandonato l’utilizzo del pluriball e dei cuscini d’aria in plastica all’interno delle confezioni, passando a protezioni di carta riciclabile e biodegradabile.
Il progetto - studiato in collaborazione con Raja Italia, filiale italiana di Raja Group, attivo nel mercato dell’imballaggio - ha previsto un investimento in macchinari di nuova generazione ed è stato accompagnato dall’introduzione di un nuovo packaging completamente ripensato non solo per rispecchiare la nuova identità dell’insegna di profumerie fondata nel 1984 a Fiorenzuola d’Arda ( Piacenza) da Luigi Pinalli e Liliana Segalini, ma anche per evidenziare il forte impegno nei confronti di un minore impatto ambientale. Un esempio: la scatola non è più a due colori con fondo pieno, ma avana con un solo colore d’inchiostro e in minore quantità.
« Questa decisione rappresenta un passo avanti nel cammino dell’azienda verso pratiche più rispettose dell’ambiente e sottolinea l’impegno nella sostenibilità - spiega il presidente e amministratore delegato di Pinalli Raffaele Rossetti -. La nostra ambizione è di essere all’avanguardia non solo
nell’offerta di un servizio di qualità, ma anche nel promuovere pratiche aziendali che garantiscano il benessere del pianeta per le generazioni presenti e future. In questo senso, la partnership instaurata con Raja Italia, vera e propria eccellenza nel suo settore, certifica la volontà di muoverci con azioni concrete » .
Il progetto realizzato da Pinalli si inserisce in un più ampio contesto di azioni sostenibili tra cui la più rilevan
è la digitalizzazione della comunicazione visiva in gran parte della rete di negozi con conseguente riduzione dell’utilizzo di supporti cartacei. L’omnicanalità è uno dei punti distintivi dell’insegna, grazie alla sinergia tra digitale e fisico: gli oltre 200 touch point digitali presenti negli store consentono, infatti, di navigare nell’eshop - avviato nel 2012 - anche da negozio e di acquistare anche in assenza del prodotto nel punto vendita.
Con l’apertura, lo scorso ottobre, del primo store a Milano l’azienda - la cui maggioranza è detenuta dal fondo di investimento H. I. G. Capital - ha raggiunto quota 75 profumerie, 400 dipendenti, 600mila clienti e un fatturato di 120 milioni nel 2022 previsto in crescita per il 2023. Particolare importanza riveste l’organizzazione della logistica con un modello di business agile ed efficiente: gli addetti del magazzino - i cui spazi sono raddoppiati dai 2.500 metri quadri del 2018 agli attuali 5mila - sono dipendenti diretti e partecipano ai processi decisionali strategici per l’attività.